Si affida a Google Translate per parlare
con la polizia, ora rischia il carcere

Si affida a Google Translate per parlare con la polizia, ora rischia il carcere
di Alessia Strinati
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Giovedì 9 Maggio 2019, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 17:02
Si è affidato a Google Translate per comunicare con la polizia e ha rischiato il carcere. Un cuoco italiano, originario del Sud ma che vive in Trentino Alto Adige, è stato fermato dalla polizia austriaca, ma non parlando tedesco, né l'inglese ha procato a comunicare con Google Translate.

L'uomo era stato fermato per guida in stato di ebbrezza, durante un controllo in Tirolo. Quando gli agenti gli hanno comunicato il ritiro della patente e una multa di 900 euro, lui avrebbe risposto, scrivendo sul telefonino «Io pago bene», una traduzione certo ambigua che è stata interpretata come tentativo di corruzione. In realtà il cuoco, come riporta la stampa locale, voleva dire di essere disposto a pagare, ma dalla traduzione sembrava volesse far capire agli agenti che era disposto a pagarli bene per non farsi fare la multa.

L'uomo è stato denunciato con l'accusa di corruzione e resistenza all’arresto. In tribunale però il suo legale è riuscito a dimostrare che il traduttore di Google traduceva  l'input "ben" come "bene" e quindi traduce "Ich bezahle gut", ovvero: “Sono disposto a pagare”. Prima di emettere la sentenza però il giudice ha detto di voler sentite altri testimoni. 
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