Cercano l'evaso, lo trovano al volante
dell'ambulanza: ex sindaco arrestato

foto di repertorio
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di Gabriele Pipia
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Sabato 6 Ottobre 2018, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 14:40
PADOVA -  «Ma io sto solamente facendo volontariato». Quando si trova davanti i carabinieri pronti ad arrestarlo per evasione, Carlo Zecchinato indossa la classica divisa rossa e allarga le braccia ritenendo di non aver fatto nulla di male. Sì, è vero. Lavorare come autista delle ambulanze della Croce Rossa è un'opera nobilissima e non c'è nulla di male, anzi. Ma in questo caso c'è un problema: Zecchinato nelle ambulanze non può proprio starci, perché dovrebbe essere ai domiciliari per scontare la propria pena. 

Il protagonista di questa storia singolare è un uomo di 55 anni, ex sindaco del comune vicentino di Montegalda e ora residente a Padova, che sta scontando 18 mesi di detenzione domiciliare per il reato di bancarotta fraudolenta. Zecchinato, in passato titolare di un noto mobilificio in provincia di Vicenza poi fallito, era uno dei 1.800 volontari della sezione padovana della Croce Rossa. Un lavoro per cui si era duramente formato, un servizio che lo appassionava. Lo ha svolto per anni prima di essere condannato in via definitiva, e ha continuato a svolgerlo come se nulla fosse anche quando è stato costretto al regime di detenzione domiciliare. Senza avvisare nessuno. 
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