Entro la fine di gennaio è possibile «pur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza»: ne è convinto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, secondo il quale «l'apertura a fine gennaio è un obbiettivo raggiungibile». E anche se bisognerà tenere conto della curva dei contagi, il ministro vuole «lanciare un segnale di tranquillità»: il governo «sta lavorando con il Cts» in questo senso.
«Mi auguro che prima della data di inizio dei mondiali di sci di Cortina a febbraio possa esserci la riapertura degli impianti, credo che il Cts abbia chiesto una correzione ai protocolli più che una vera bocciatura, dipenderà poi dai dati che arriveranno in questi giorni.
«Ognuno spera di poter riprendere i propri hobby e le proprie attività professionali, il tema che all'interno di uno stadio da 60mila posti non sia un problema averne 20mila è relativo -prosegue il ministro - avere tutta questa gente che va nella stessa direzione nello stesso orario significa dover fare una serie di controlli, intensificare il sistema dei trasporti: significa gestire una macchina che in questo momento non è prioritaria rispetto ad altre cose prioritarie per la ripartenza del Paese come ad esempio scuola e sistema industriale». «Il mio desiderio è ovviamente rivedere i tifosi allo stadio il prima possibile ma non credo che questo avverrà a gennaio», conclude Spadafora.
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