Conor McGregor finisce ancora una volta nell'occhio del ciclone. L'ex campione UFC, dopo laver mandato all'ospedale la mascotte Burnie dei Miami Heat, è accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna nei bagni dello stadio Kaseya Center durante le Nba Finals fra i Miami Heat e i Denver Nuggets. McGregor ha negato le accuse. «Siamo a conoscenza delle accuse e stiamo conducendo un'indagine», affermano i Miami Heat, i padroni di casa della partita.
L'accusa
Secondo quanto riferito dal Daily Mail, la donna ha incontrato l'ex lottatore della UFC, la lega mondiale delle mixed martial arts, mentre stavano uscendo dal palazzetto.
Una volta dentro il bagno, secondo quanto riferisce la presunta vittima, Conor McGregor l'ha costretta a fargli del sesso orale, poi l'ha baciata con la forza e ha cercato di concludere l'atto sessuale, sempre costringendola. Ma, a quel punto, la donna è riuscita a liberarsi e a scappare.
Conor McGregor accused of raping woman at game 4 of NBA finals pic.twitter.com/EIYEl7dwNn
— Daily Loud (@DailyLoud) June 15, 2023
Il pugno alla mascotte
McGregor doveva essere il protagonista di un finto scontro con Burnie allo scopo di pubblicizzare uno spray antidolorifico di sua produzione che, dopo aver sferrato i pugni, ha effettivamente spruzzato contro la mascotte. E invece il lottatore non ha contenuto la sua forza e ha steso con un doppio destro il suo "avversario", trascinato dalle persone giunte in suo soccorso apparentemente privo di sensi.
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