Un cumulo di terra fangosa, una croce di legno improvvista, avvolta in una sciarpa, e un cordone di mattoni rossi forati. Sopra la tomba, non fiori ma alcuni barattoli di cibo. Sono quelli che due fratellini, Vlad di 6 anni e Vova di 10, portano alla madre, Ira, morta di stenti e sepolta nel cortile della loro casa a Bucha, la piccola cittadina alle porte di Kiev, dove è avvenuta la strage di civili.
Le immagini strazianti dei due fratellini, in particolare di Vlad, catturati dallo scatto del fotografo dell'Associated Press, hanno fatto il giro del mondo: ogni giorno i due si recano sulla tomba della madre per portarle del cibo, il suo preferito, quello che le è mancato nei suoi ultimi giorni, ciò di cui aveva bisogno insieme all'acqua, e che non ha più avuto a causa della guerra. Accanto ai barattoli ci sono infatti anche dei succhi di frutta.
Negli scatti del fotografo si vedono i due fratellini insieme e poi solo Vlad: il piccolo ha le mani nella tasca del suo giubbotto verde, il cappuccio rialzato e trattiene a stento le lacrime mentre si allontana dalla tomba della mamma. Solo una delle tante, troppe, strazianti storie che emergono dalla guerra in Ucraina. L'immagine dei due fratellini è stata scattata a Bucha dove decine di civili innocenti sono stati massacrati.
La Russia è stata accusata di crimini di guerra per la strage dopo il ritrovamento di centinaia di cadaveri - molti con ferite da arma da fuoco a distanza ravvicinata o gravi ustioni - che dalle strade di Bucha sono state gettate in fosse comuni.