Tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è calato il gelo. I due leader si conoscono da molti anni, e dalla Casa Bianca ribadiscono che si tratta di una «relazione decennale rispettosa in pubblico e in privato». Ma ora, dopo quattro mesi di guerra nella Striscia di Gaza, le indiscrezioni che filtrano da Washington descrivono un rapporto sempre più teso, in cui la frustrazione di Biden nei confronti di “Bibi” appare ormai cristallina. Ieri, fonti della Nbc hanno rivelato che il presidente Usa si sarebbe sfogato con alcune persone (tra cui anche importanti donatori della sua campagna elettorale) insultando Netanyahu con parole tutt’altro che gentili e dicendo che gli «sta facendo passare l’inferno». E nonostante le smentite sugli epiteti riferiti dai media Usa, dalla Casa Bianca hanno fatto comunque capire che tra i due leader le divergenze sono ben note, a partire dall’opzione militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Anche alla luce del rischio di un appesantimento del bilancio dei morti, il presidente Usa si trova adesso in una posizione difficile. E la sua politica nei riguardi della guerra tra Israele e Hamas si fonda su un delicato equilibrismo.