San Benedetto, pannelli allo stadio
Gaspari nel registro degli indagati

L'ex sindaco Giovanni Gaspari
L'ex sindaco Giovanni Gaspari
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Giovedì 9 Maggio 2019, 09:51
SAN BENEDETTO - È stata aperta l’inchiesta sui lavori allo stadio Riviera (impianto fotovoltaico) con il primo nome sul registro degli indagati. Si tratta dell’ex sindaco Giovanni Gaspari, ma l’inchiesta della magistratura ascolana è ancora in corso e ci potrebbero essere ulteriori sorprese. Al centro delle indagini i lavori svolti allo stadio posti sotto la lente dall’Agenzia tributaria di Ancona che ha cercato notizie soprattutto presso il settore assetto del territorio oltre che a quello delle finanze e dello sport. Solo qualche settimana fa l’apertura delle indagini e l’iscrizione dell’ex primo cittadino Gaspari sul registro degli indagati, una sorta di passaggio obbligato, in cui si prefigurerebbe il reato di abuso d’ufficio, ma l’ex sindaco risponde come esponente amministrativo e non tecnico, non occupandosi di appalti e affidamenti che invece sono in capo a dirigenti e funzionari comunali. L’indagine è nelle mani del procuratore della Repubblica di Ascoli, Umberto Monti. Al termine il magistrato delle indagini il magistrato deciderà se archiviare il caso o richiedere il rinvio a giudizio. Una matassa non semplice da districare tra appalti, mancati pagamenti delle ditte e una fidejussione mai emessa oltre alle convenzioni che si sono succedute. Nel corso dell’acquisizione dei dati e delle informazioni in municipio, furono sentiti anche diversi dirigenti e l’occhio sarebbe puntato sulla convenzione con la Decasol che gestisce l’impianto fotovoltaico. Alla base di queste indagini c’è una pioggia di esposti e ricorsi, di dossier, come quello stilato dagli ex consiglieri del Pd Loredana Emili e Sergio Pezzuoli, un esposto alla Procura da parte dell’ex assessore allo sport Marco Curzi fino all’ultimo esposto che fu presentato dall’ex gruppo del Pdl con a capo l’attuale assessore allo sport Pierluigi Tassotti all’epoca presidente della commissione di inchiesta sull’impianto sportivo e proprio i risultati di questo tavolo poi approdarono sui banchi della Procura della Repubblica di Ascoli. Sotto l’obiettivo i lavori iniziati nel 2010 con la messa a norma del Riviera delle Palme, per 900mila euro realizzati dalla Rdp, che però non riuscì a terminare gli interventi e soprattutto a pagare le ditte. Fino ad arrivare alla convenzione per l’impianto fotovoltaico.
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