Dossier di Isfort: oltre 30mila veicoli al giorno sulla Sopraelevata, pochi autobus rispetto ad Ascoli. Più monopattini e bike sharing per la costa

tecnici Isfort e del Comune per il Pums
tecnici Isfort e del Comune per il Pums
di Alessandra Clementi
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Venerdì 5 Aprile 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 12:12

SAN BENEDETTO San Benedetto si sposta sulle quattro ruote, con 70 auto ogni 100 abitanti, 30mila auto che ogni giorno l’attraversano e il 65% dei pendolari che utilizzano la macchina per raggiungere il proprio posto di lavoro. Alto il numero sugli incidenti stradali che sono stati 250 con 300 feriti. Solo alcuni dei dati elaborati dall’Isfort spa la società che sta redigendo il Piano urbano della mobilità sostenibile. 

I pendolari

I pendolari a San Benedetto sono 23mila di cui due terzi si spostano all’interno del territorio comunale. Il 65% dei lavoratori impiega l’auto, il 25% va a piedi, l’8% si sposta con la bici e i mezzi pubblici. Il dato riferito alle due ruote è più del doppio rispetto alla media nazionale. Alcune delle cifre illustrate da Carlo Carminucci dell’Isfort che ha stilato uno studio conoscitivo propedeutico al Pums. Al riguardo sono state installate telecamere in dieci punti della città e sulla sopraelevata sono state contate ben 30mila euro in un giorno feriale e 20mila di domenica. Per quanto concerne il trasporto pubblico locale San Benedetto presenterebbe un’offerta sottodotata rispetto al resto delle Marche con un rapporto di 8 a 23 con i bus di Ascoli. La stazione della Riviera si classifica come silver, quindi intermedia, con un milione di passeggeri all’anno a fronte di 500mila su gomma. Le auto sono tante, 70 ogni 100 abitanti, il parco auto è in crescita. L’obiettivo è di creare delle alternative alla mobilità rilanciando il bike sharing e i monopattini. «San Benedetto non presenta un problema importante di sforamento dei limiti delle polveri sottili – ha affermato Carminucci - mentre è preoccupante il consumo di suolo che arriva al 37%.

Tra gli obiettivi da raggiungere ci sono il potenziamento della mobilità elettrica, eliminare le barriere architettoniche e migliorare la logistica per merci urbane che rappresenta il 20% del traffico».

Le priorità

Le priorità indicate dai cittadini nei rilievi sono state: la sicurezza stradale, l’inclusione, la qualità dell’aria e il potenziamento del trasporto pubblico». Una mobilità sostenibile che deve andare di pari passo con la riqualificazione del territorio proprio per spingere i cittadini ad attraversare a piedi o in bici la città in modo da raggiungere le varie zone. Quanto esposto dall’urbanista Francesco Colarossi che ha detto: «Occorrono sistemi che si parlano tra di loro per questo è importante l’aspetto urbanistico e quello della mobilità». il sindaco Spazzafumo ha sottolineato come dotandosi del Pums si potrà accedere anche a bandi e finanziamenti, mentre l’assessore Bruno Gabrielli ha introdotto questo quadro conoscitivo a cui seguirà, a fine aprile, una serie di incontri con la commissione e con i cittadini. Il Pums è uno strumento innovativo che dura dieci anni, sovraordinato, con un percorso di un anno. La seconda fase prevede lo scenario di piano, insieme alle misure che andranno a realizzare il Pums, infine il percorso di approvazione seguito dalle osservazioni e poi l’attuazione con l’attività di monitoraggio.

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