Gemelle scomparse, nonno
scettico sulla pista canadese

Gemelle scomparse, nonno scettico sulla pista canadese
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Domenica 23 Febbraio 2014, 07:24 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 17:06
ASCOLI - Sull’ipotesi che le gemelline Alessia e Livia Schepp siano vive in Canada il nonno, Franco Lucidi, originario di Ascoli e trapiantato a Bruxelles, scettico. "Non riesco a capirci niente – dice il nonno che, pur atrocemente provato nei sui affetti più cari, dimostra una tenace forza morale - La ricostruzione dei fatti contenuta nella lettera anonima è molto improbabile per una serie di motivi difficilmente spiegabili ma che mi inducono a non crederci. Ogni tanto emerge qualche notizia ma in nessuna ho visto alcunché di concreto per cui non posso dare giudizi. Mi attesto su posizioni di prudenza anche perché i facili entusiasmi sono pericolosi. Vedremo cosa saranno capaci di fare ora gli inquirenti".



Secondo il nonno delle gemelline non è stato fatto il possibile nella ricerca delle due sorelline da parte di chi di dovere. "Ci sono stati errori di fondo da parte della polizia e della magistratura svizzere, non hanno fatto abbastanza per saperne di più. Sono state portate avanti inchieste formali, non so come hanno agito, so che non c'è stato alcun risultato concreto. Per me, il nodo del segreto sta nella famiglia di quel criminale. Rifuggo dall'apparire in televisione: il dolore te lo devi tenere e digerire, non puoi condividerlo con nessuno. Ciascuno di noi cerca la forza interiore come e dove può. Mia figlia Irina, per esempio, sta scrivendo racconti per fanciulli. Ha creato in Svizzera, dove risiede, una Fondazione per la ricerca dei bambini scomparsi, la "Missing Children Switzerland". Lei si dà da fare così e io condivido perfettamente perché la vita non si può buttare come se niente fosse; occorre darle un senso compiuto comunque essa si presenti, comunque vadano le cose, nel bene o nel male".
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