Ascoli e San Benedetto, equipe sanitarie professionali per dimettere 125 lungodegenti e potenziare l'assistenza domiciliare

Fondi ottenuti con il Pnrr

Ascoli e San Benedetto, equipe sanitarie professionali per dimettere 125 lungodegenti e potenziare l'assistenza domiciliare
Ascoli e San Benedetto, equipe sanitarie professionali per dimettere 125 lungodegenti e potenziare l'assistenza domiciliare
di Luca Marcolini
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:11

ASCOLI E’ pronta a scendere in campo la task force di assistenza domiciliare, con una serie di équipe sanitarie professionali, per far tornare a casa in tutta tranquillità i tanti anziani lungodegenti in ospedale soli e bisognosi di cure costanti. Una soluzione per far sì che le persone sole e non autosufficienti, con patologie croniche, possano evitare di finire e restare a lungo allettate nelle strutture sanitarie. Una scelta di campo degli Ambiti sociali territoriali e dei Comuni di Ascoli, di San Benedetto e della vallata, per andare a tamponare con un progetto specifico il rischio ospedalizzazione. Un rischio che tante persone della terza età nel Piceno corrono, dopo un ricovero, non potendo tornare a casa per l’impossibilità di avere a domicilio i servizi e le prestazioni sanitarie necessarie. 

Il finanziamento

Progetto che è stato finanziato, come primo passo avanti, per 330mila euro attraverso i fondi del Pnrr, e voluto dal sindaco Fioravanti e dall’assessore alle politiche sociali Brugni a nome dell’Arengo nella veste di Comune capofila. Adesso, dopo lo sblocco del finanziamento, è stata individuata una società chiamata a fornire équipe professionali specializzate che scenderanno in campo fornendo direttamente nelle abitazioni degli anziani le prestazioni necessarie – per 48 mesi – al fine di scongiurare un incremento delle lungodegenze negli ospedali piceni. Garantendo così a tante persone non autosufficienti di poter rientrare nelle proprie abitazioni e al tempo stesso di liberare anche posti letto nelle strutture sanitarie.

L’obiettivo, nella prima fase, è riuscire a riportare a casa 125 anziani.

I lungodegenti

A fronte di uno scenario che vede numerose persone anziane della provincia ascolana che, a seguito di un ricovero, rischiano di rimanere a lungo tempo in ospedale necessitando di un’assistenza professionale costante, il Comune di Ascoli con quello di San Benedetto e i relativi ambiti sociali, vallata inclusa, hanno deciso, rimboccandosi le maniche di pianificare l’attivazione di questa sorta di “task force”. Il progetto definito per le dimissioni protette degli anziani e per evitare la loro ospedalizzazione, nasce anche d’intesa con tutti quelli che sono gli organismi competenti dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli.

I servizi a domicilio

Attraverso la società incaricata si metteranno, quindi, a disposizione delle persone non autosufficienti dimesse dalle strutture sanitarie, servizi a domicilio fondamentali per gestire il post ricovero. Un intervento che va incontro alle necessità di tanti cittadini piceni. Si investirà, dunque, su professionalità e servizi per post ricovero per la fascia della terza età che andranno dalle prestazioni sanitarie specifiche a domicilio alla consegna di pasti fino all’utilizzo del telesoccorso. Un progetto calibrato proprio tenendo conto della linea di finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza riguardo il “rafforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità.

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