ASCOLI - Le due scosse di terremoto di magnitudo 3.9 e 3.6 avvenute giovedì scorso sono state rilevate anche dai sistemi di monitoraggio dinamico installati su edifici condominiali. Hanno rilevato le due scosse, registrando alla base e in sommità degli edifici accelerazioni per la prima e la seconda scossa, ritenute sotto soglia di attenzione per le strutture monitorate. Il sistema di monitoraggio sismico, curato dall’Università Politecnica delle Marche e dalla Bmi che srl, ha rilevato i dati e valutato immediatamente la salute dell’edificio garantendo la sicurezza per le persone.
Il report
Il sistema si è rilevato perfettamente funzionante: in modo automatico ha registrato la scossa alla base dell’edificio e la risposta stessa dell’edificio in termini di accelerazioni in sommità della costruzione, inviando, pochi minuti dopo l’evento sismico, un report con i dati utili per eseguire una valutazione sullo stato di salute delle strutture.
«Il progetto è frutto di una collaborazione importante – afferma il rettore Gian Luca Gregori – che offre un monitoraggio capace di fornire informazioni di cui si ha bisogno per essere più consapevoli nelle decisioni da prendere». Il sistema di monitoraggio registra e analizza in automatico i segnali di accelerometri posizionati agli ultimi piani e alla base degli edifici, inviando, pochi minuti dopo un evento sismico, un report utile per le valutazioni sullo stato di salute delle strutture.
Gli edifici
Inoltre, è in grado di monitorare nel tempo lo stato di salute degli edifici attraverso l’identificazione giornaliera delle frequenze proprie della struttura. L’accordo tra l’Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura e la Bmi è stato stipulato, quasi un anno fa, con il prof Fabrizio Gara allo scopo di sviluppare una ricerca su sistemi di monitoraggio dinamico e sismico per strutture e infrastrutture.