Prysmian, vertice nazionale
Sotto la lente i finanziamenti pubblici

Prysmian, vertice nazionale Sotto la lente i finanziamenti pubblici
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Mercoledì 4 Marzo 2015, 20:09 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:28
ASCOLI - ​"Priorità assoluta alla vertenza Prysmian". Il sindaco di Ascoli Guido Castelli va a Roma e ottiene il primo importante impegno nella dolorosa vicenda che coinvolge 120 operai dello stabilimento di Castagneti. Per evitare la messa in mobilità delle maestranze e lo smantellamento del sito di Ascoli il dottor Giampietro Castano, responsabile dell’unità di crisi del Ministero dello Sviluppo economico si è impegnato a convocare un tavolo nazionale entro la prossima settimana. "Ho esposto al dottor Castano - spiega Castelli - la problematica connessa ai finanziamenti pubblici ottenuti dalla Prysmian in riferimento ad altri stabilimenti del gruppo situati nel territorio nazionale. Ho evidenziato, in particolare, la singolarità di un intervento di politica industriale che - dirigendosi solo su alcuni tra gli stabilimenti Prysmian - paradossalmente potrebbe generare effetti negativi rispetto all'occupazione complessiva del gruppo". Castano ha quindi chiesto ad Invitalia una dettagliata relazione sul contenuto e la disciplina dei contratti di sviluppo siglati in favore del gruppo Prysmian proprio allo scopo di accertare la coerenza tra questi interventi di sostegno finanziario e l'annunciata volontà di smantellamento dello stabilimento di Ascoli. Intanto continua il presidio degli operai davanti ai cancelli della fabbrica di Castagneti. Un dramma che coinvolge tutta la città e tutte le sue componenti. Nessuno può sentirsi escluso dalla desertificazione della zona industriale di Ascoli e dal futuro così plumbeo che si delinea per le giovani generazioni. Per questa serie di ragioni gli Ultras dell'Ascoli Picchio si sono recati martedì sera davanti ai cancelli della Prysmian, un segno forte di vicinanza agli operai che a seguito della chiusura dello stabilimento ascolano, annunciata venerdì dalla proprietà, presidiano da sette giorni la fabbrica. C'è bisogno di stringersi attorno a chi vive questi giorni concitati, c'è bisogno di unità da parte di tutti gli attori coinvolti. "Siamo tutti ragazzi - racconta un giovane degli Ultras - viviamo la curva, ma soprattutto viviamo la città. Per questo ci siamo sentiti in dovere di essere vicini a questi lavoratori, attraverso il calcio che unisce tanti ascolani possiamo sensibilizzare la popolazione sul fatto che quello che sta accadendo agli operai Prysmian, non riguarda solo i 120 lavoratori dell'azienda ma ci riguarda tutti". E l'unità non è un dato irrilevante, basta ricordare quanto accaduto a Terni dove un'intera città si è mobilitata per difendere le acciaierie. Un messaggio di speranza arriva anche dal Vescovo Giovanni D'Ercole. "Quando sono arrivato ad Ascoli non pensavo che la crisi fosse così forte, ma questo non mi spaventa. Io voglio portare speranza, ma allo stesso tempo voglio essere uno stimolo per gli ascolani a darsi da fare: bisogna rimboccarsi le maniche, ognuno deve fare uno sforzo". "Dietro ogni pezzo prodotto - ha detto Graziano Bachetti (Rsu Cgil) c'è l'anima di chi lo ha realizzato. Noi qui non stiamo difendendo il solo il nostro posto di lavoro ma anche quello dei nostri figli".
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