Pasti invenduti dati in beneficenza, sconti sulla Tari al settore food che aderisce all'iniziativa

I cibi invenduti saranno destinati alle famiglie meno abbienti
I cibi invenduti saranno destinati alle famiglie meno abbienti
di Luca Marcolini
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Giovedì 18 Maggio 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 11:08

ASCOLI - Sconti sulla Tari agli esercizi commerciali del settore food che doneranno pasti o alimenti non venduti alle associazioni di volontariato della città le quali poi, a loro volta, li distribuiranno a persone e famiglie che hanno difficoltà anche a procurarsi il cibo quotidiano. Questo l’obiettivo del progetto che l’Arengo ha messo a punto, su input del sindaco Marco Fioravanti in condivisione con l’assessore alle Politiche sociali Massimiliano Brugni e gli uffici comunali preposti, cercando di ottenere finanziamenti previsti da un bando regionale per ridurre lo spreco alimentare. In caso di risposta positiva riguardo l’erogazione dei contributi all’Arengo, per un massimo di 40mila euro, si attiverà la rete operativa che partirà dal coordinamento dell’amministrazione comunale, coinvolgendo le associazioni del volontariato che già operano per aiutare le famiglie in difficoltà e gli operatori commerciali del food (ristoranti, mense e altre tipologie) che decideranno di aderire. 

 
 
Il “cuore” dell’iniziativa progettata dall’Arengo, in linea con le finalità del bando regionale, è costituito dal recupero di eccedenze di cibo prodotto e non utilizzato da ristoranti, mense, catering; di alimenti non utilizzati o residui durante fiere, sagre e manifestazioni e anche la raccolta e distribuzione gratuita a fini umanitari di prodotti alimentari ritirati dai banchi di vendita prima della loro scadenza e invenduti. Un fine nobile che potrebbe portare benefici alle persone in difficoltà e anche qualche vantaggio per tutti coloro che prenderanno parte al progetto che si predeve duri tre anni. 
 
Il beneficio sarà per chi è in difficoltà ad acquistare o procurarsi cibo, con le associazioni di volontariato che lo recupereranno dalle attività coinvolte per distribuirlo.

Le imprese commerciali che collaboreranno, donando pasti e alimenti, invece, potranno ottenere uno sconto sulla Tari (ancora da calcolare, ma che secondo l’esperienza dei tecnici potrebbe arrivare fino a un 22-25%, in base alla quantità di pasti forniti). Inoltre, potranno avere un ritorno di immagine anche promuovendo la loro adesione al progetto antispreco con apposite vetrofanie sull’ingresso dell’attività. Infine, le associazioni di volontariato coinvolte, potrebbero vedersi retrocedere dalle attività commerciali coinvolte una piccola percentuale di sconto sulla Tari e magari individuare sponsor in grado di garantire una parte della copertura dei costi logistici (ad esempio 40-50 centesimi a pasto recuperato) per garantire continuità al servizio e magari nuova occupazione. L’Arengo, invece, potrà ammortizzare lo sconto Tari per le attività commerciali aderenti grazie alla riduzione dei costi per maggiori conferimenti di umido e con il risultato di un maggiore decoro urbano (cassonetti meno congestionati) e una riduzione della pressione per la richiesta di aiuti.

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