Haemonetics, c'è la relazione
da Roma sul progetto di start up

Haemonetics, c'è la relazione da Roma sul progetto di start up
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 19:25 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 11:25
ASCOLI - ​"Dopo un anno di battaglia, ora siamo in momento bello in cui si incomincia ad intravedere la luce". Serena Fanini, portavoce degli irriducibili della Haemonetics, tiene accesa la speranza dopo che la lunga battaglia per il posto di lavoro. Battaglia iniziata un anno fanno con il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Campolungo e con il rifiuto di sottoscrivere l'accordo sindacale proposto dall'azienda, potrebbe avere dei risvolti positivi. "Sebbene ancora non ci siano risposte certe e definitive, siamo fiduciosi che su una soluzione possibile". E' la stessa Fanini a riferire che nei prossimi giorni, dopo alcune settimane di silenzio che non lasciavano presagire nulla di buono, proprio ieri da Roma è giunta la notizia che verrà recapitata una relazione da parte del ministero sul progetto di start up che gli stessi lavoratori dell'Haemonetics avevano presentato alla presidente della Camera, Laura Boldrini, per la cogestione o l'autogestione di una azienda specializzata nella realizzazione di sangue per il sangue.

"In qualsiasi momento siamo in grado di tornare a fare quello che facevano alla Haemonetics - tiene a sottolineare Fanini - e abbiamo le professionalità adatte per poter garantire un prodotto etico". Ma è anche un'altra la notizia che contribuisce a tenere alto il morale degli "irriducibili". Si tratta del messaggio di speranza inviato dal vescovo di Ascoli, monsignor Giovanni D'Ercole, che per tramite del sindacalista della Ugl, Vinicio Ferracuti, ai dipendenti della multinazionale americana. "Monsignor D'Ercole - ha raccontato Ferracuti - che a luglio era venuto al presidio e aveva detto di pregare per i lavoratori rimasti senza lavoro, mi ha comunicato che si sta impegnando fattivamente per trovare una soluzione. Mi ha chiesto, però, di mantenere il più stretto riserbo su questo argomento per non alimentare delle aspettative". Due ipotesi che lasciano ben sperare coloro che hanno deciso di portare avanti la battaglia per il posto di lavoro cercando di mantenere sempre alto l'interesse intorno alla vicenda della Haemonetics. "In questo lungo periodo abbiamo ricevuto poca solidarietà dalle istituzioni - ha detto Serena Fanini rivolgendosi a Valentina Bellini presente al presidio in rappresentanza dell'amministrazione provinciale -. Il presidente D'Erasmo va a sostituire il presidente Celani che non è mai passato al presidio dove la novità è rappresentata dal fatto che qui si sta facendo una battaglia che invece avrebbero dovuto fare le istituzioni. Da questa nuova amministrazione provinciale ci aspettiamo solidarietà istituzionale. Per quanto riguarda il container, che ci era stato richiesto dalla passata amministrazione e che ora invece ci viene concesso fino al prossimo 31 dicembre, una cosa è certa: non lasceremo mai quello che rappresenta il simbolo della nostra battaglia. E' ora che le "poltrone" aiutino la povera gente".



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