ASCOLI - Dopo lo scioglimento di Confindustria Centro Adriatico e la nomina del comitato reggente per guidare gli imprenditori ascolani (Massimo Andreani, Valentino Fenni e Francesco Gaspari) in attesa di ricostituire Confindustria Ascoli, sono in atto da parecchie settimane le grandi manovre in previsione della futura presidenza. Attualmente il presidente dell’associazione degli industriali è Simone Mariani ma è molto improbabile la sua ricandidatura, confinata al solo Piceno.
Secondo rumors Mariani e i suoi sostenitori non vorrebbero rinunciare agli indirizzi programmatici perseguiti in questi anni di presidenza, anche in concorso con i cugini fermani che poi si sono divisi.
Chi invece intende rinnovare radicalmente Confindustria punta su Abramo Levato, manager della Hp Composites, azienda che negli ultimi anni ha assunto quasi seicento persone del territorio. Nel panorama confindustriale piceno al momento non si vedono sherpa in azione (ma potrebbero farlo nei prossimi mesi se esiteranno le condizioni) capaci di mediare per una candidatura unitaria mentre sono molti attivi gli agit-prop per conquistare il consenso, determinante, dell’assemblea dei soci. I detrattori di una parte ritengono che la presidenza Ferraioli potrebbe essere troppo appiattita sulle posizioni di Mariani del quale ha condiviso molte iniziative (ma il giovane avvocato sambenedettese non è tipo da prendere ordini). Levato, invece, è accusato di essere un manager e non un industriale e per di più di un’azienda straniera e non della provincia. Ma anche in questo caso esiste un precedente in Confindustria Ascoli: la presidenza di Renzo De Santis, manager della Novico.