Consorzio di bonifica
​Scatta la rivoluzione

Consorzio di bonifica ​Scatta la rivoluzione
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Sabato 17 Gennaio 2015, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 19:54
ASCOLI - ​Il Consorzio di bonifica volta pagina. E non lo fa solo formalmente, dopo la costituzione di un nuovo ente nato a gennaio dello scorso anno dalla fusione dei tre consorzi presenti fino a quel momento sul territorio, ma lo fa anche sostanzialmente nelle politiche che il Consorzio di bonifica delle Marche intende portare avanti. Il Consorzio di bonifica, dunque, volta pagina e lo fa su impulso del suo presidente, Claudio Netti, che dopo trentacinque anni di onorata carriera di avvocato ha deciso di riporre la toga nell’armadio e dedicarsi all’efficientamento degli enti pubblici. E adotta una politica che potrebbe essere definita una vera e propria rivoluzione copernicana per quanto riguarda il Consorzio di bonifica. "Personalmente - ci dice il presidente Netti - non solo ho dichiarato di essere contrario a far pagare i debiti pregressi a chi non ha colpa della cattiva amministrazione, ma ho pagato questa mia convinzione nel senso che mi sono assoggettato ad un ’opera di riordino dei consorzi dolorosa perchè fortemente incisiva nella dotazione di personale dell’ente". Basta, dunque, mettere le mani nelle tasche dei cittadini-contribuenti per ripianare i debiti ma il risanamento dovrà arrivare attraverso i tagli al personale e all’alienazione dei beni in possesso al consorzio. Ed il presidente Netti, su questo argomento, è perentorio: "Il Consorzio di bonifica delle Marche non ammette ruoli straordinari". Quei ruoli straordinari che qualche anno fa furono forieri di polemiche e potreste ma anche di ricorsi in commissione tributaria per chiedere dopo che il Consorzio di bonifica del Tronto fece notificare le cartelle esattoriali con cui si richiedeva un contributo straordinario per ripianare i debiti dell’ente. "Per quanto mi riguarda - ha precisato Netti - non farò nessuna azione per richiedere il pagamento di quelle cartelle". Un deciso cambio passo, rispetto alle gestioni passate, sebbene già quelle cartelle siano state emesse e molte di esse oggetto di ricorsi ancora pendenti. Così come avvenuto nei giorni scorsi quando sono state fatte recapitare da Equitalia oltre settemila cartelle con cui si chiede la riscossione dei contributi sugli immobili emessi tra il 2001 ed il 2002 e che il tribunale di Ascoli dichiarò illegittimo. "Le scellerate questioni dei consorzi - evidenzia il presidente del Consorzio di bonifica delle Marche - hanno visto la Regione procedere al commissariamento degli enti per superarli attraverso la costituzione di un nuovo ente". Nonostante ciò, però, il presidente Netti ha detto basta a quelli che i contribuenti percepiscono come odiosi balzelli e annuncia una rivoluzione anche per quanto riguarda il contributo irriguo, anch’esso finito al centro di una accesa polemica. L’intenzione di Netti è quella di introdurre una volta per tutte i contatori. "Il metodo adottato fino ad ora è iniquo e primitivo - sostiene il presidente - e per questo proporrò una modifica del regolamento che preveda l’introduzione del contatore. Esso, infatti, garantisce una maggiore regolarità nella gestione. Inoltre, rispetta anche due principi fondamentali: ambientale ed economico. L’acqua è una risorsa che deve essere salvaguardata ed il contatore oltre a comportare il pagamento rispetto al consumo effettivo, consentirà di ridurre al minimo gli sprechi".

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