Ascoli capitale italiana della cultura 2024, giorno della verità: è ora di smuovere le montagne

Ascoli capitale italiana della cultura 2024, giorno della verità: è ora di smuovere le montagne
Ascoli capitale italiana della cultura 2024, giorno della verità: è ora di smuovere le montagne
di Luca Marcolini
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Giovedì 3 Marzo 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 20:43

ASCOLI  - È il giorno della verità. Un giorno di emozioni e timori quasi da esame di maturità. Questa mattina, per un’ora, dalle ore 9 alle 10, i rappresentanti del progetto di candidatura di Ascoli si troveranno di fronte i sette membri della giuria di esperti per l’attesa audizione ufficiale. Un confronto decisivo per provare ad ottenere il riconoscimento di Capitale italiana della cultura 2024. E, tra l’altro, il capoluogo piceno farà da apripista agli altri nove finalisti essendo il primo a sottoporsi al giudizio della commissione scelta dal Ministero della cultura, presieduta da Silvia Calandrelli. 


Cinque saranno, per la precisione, i candidati che saranno ascoltati oggi, mentre gli altri cinque dovranno aspettare domani.

Il tutto semplicemente seguendo l’ordine alfabetico. Ma la vera novità è che tutte le audizioni, che saranno in remoto, saranno trasmesse in diretta streaming sul canale youtube del Ministero e, quindi, tutti i cittadini piceni potranno seguire in diretta la presentazione del progetto ascolano e fare, seppur silenziosamente e a distanza, il tifo. Quel che è certo è che il territorio incrocia le dita e spera che la proposta di Ascoli & Piceno sia convincente, fino in fondo. Visto che sognare non costa niente. E la risposta arriverà, formalmente, entro il 29 marzo. 


Alle 9 in punto di questa mattina, sarà proprio Ascoli, rappresentata dal sindaco Marco Fioravanti e dal project manager Giorgio Bisirri (con il supporto anche di altre eventuali figure), ad aprire la fase delle audizioni della giuria scelta dal Mic per individuare la capitale italiana della cultura per il 2024. A seguire, in ordine alfabetico, nella giornata di oggi e in quella di domani, 4 marzo, saranno ascoltati anche i rappresentanti degli altri nove progetti finalisti. Per la precisione, nella giornata odierna, dopo Ascoli toccherà a Chioggia, Grosseto, Mesagne e Pesaro. Giornata decisiva, dunque, per entrambe le candidate marchigiane. Domani, invece, toccherà a Sestri Levante con il Tigullio, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza. La rappresentanza ascolana, dunque, si confronterà con i sette esperti chiamati a giudicare i progetti finalisti.

Per la prima mezz’ora, il sindaco Fioravanti e Bisirri illustreranno nel miglior modo possibile il progetto intitolato “La cultura muove le montagne”, cercando di approfondire e far apprezzare meglio le peculiarità del dossier che ha già convinto la giuria nella prima fase. La seconda mezz’ora, invece, servirà alla commissione per porre domande in modo da chiarirsi ogni dubbio e acquisire tutte le informazioni necessarie. 


Per il massimo coinvolgimento anche dei cittadini, il Ministero per la cultura ha deciso di trasmettere tutte le audizioni, cinque oggi e altrettante domani, in diretta streaming sul canale Youtube ministeriale (link: https://www.youtube.com/watch?v=0uwCYjOvKa8). Questo significa che gli ascolani, così come le popolazioni delle altre città finaliste, potranno seguire direttamente e in tempo reale queste audizioni decisive per stabilire chi otterrà il riconoscimento ufficiale di Capitale italiana della cultura 2024. Poi, ovviamente, la commissione si riserverà di individuare il progetto vincitore nei giorni successivi e, comunque, entro il 29 marzo. 


Fino a ieri sera, tutto il team di progetto per il dossier (con prefazione del paesologo e scrittore Franco Arminio), formato da Giorgio Bisirri, Elisabetta Mariani, Cristina Carlini e Silvia Giardini, ha messo a punto nei dettagli le modalità di presentazione dei contenuti della proposta ascolana, per cercare di cogliere nel segno e riuscire a convincere la giuria. Un dossier che si impernia, sostanzialmente, su 61 eventi (tra cui tre principali), 173 organizzazioni coinvolte e 131 milioni di euro di investimenti programmati. Delle 61 iniziative, in particolare, 11 riguardano il connubio cultura-scienza, 13 fanno riferimento a opere dell’ingegno, design e artigianato, 13 sono legate alle tradizioni e le leggende, 11 fanno riferimento al filone di ambiente e natura e 10 sono legate al tema del benessere e della qualità della vita. Ci sono, poi, i tre eventi principali con Giovanni Allevi, una mostra diffusa con 53 opere di importanti artisti italiani e internazionali e Dario Faini. 

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