Ascoli 2024, l'endorsement del presidente Fai Magnifico: «L’Italia deve accorgersi di questa bellezza»

Il presidente nazionale del Fai Marco Magnifico
Il presidente nazionale del Fai Marco Magnifico
di Marco Vannozzi
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Giovedì 3 Marzo 2022, 05:45

ASCOLI - Si resta in attesa di sviluppi sul fronte Soprintendenza Marche Sud. Dopo l’addio di Pierluigi Moriconi dalla guida della nuova struttura per le province di Ascoli, Fermo e Macerata, le prossime mosse in agenda sembrano prevedere un nuovo interpello per la nomina di un successore. Appare infatti difficile, da parte del funzionario, di un ritorno sui suoi passi.

Le dimissioni di Moriconi, dovute alla mancanza di supporto amministrativo per la nuova sede ad Ascoli, hanno destato stupore. In questo frangente l’impegno verrà assorbito dalla soprintendente Marche Nord (province di Ancona e Pesaro), Cecilia Carlorosi. L’ex responsabile Marche Sud sarebbe stato uno dei protagonisti, ieri mattina nella sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, dell’appuntamento del Fai dedicato alla presentazione del progetto di consolidamento e restauro dell’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua di Arquata. Erano invece presenti il soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma, Paolo Iannelli e la funzionaria Rosella Bellesi. Al completo anche il parterre delle istituzioni, con i sindaci di Ascoli e Arquata, Marco Fioravanti e Michele Franchi, in prima linea. 

E proprio in questa circostanza arriva un bell’assist per la candidatura di Ascoli Capitale italiana della Cultura 2024. Oggi si terrà l’audizione al ministero. E alla vigilia della convocazione, da parte del presidente nazionale del Fai, Marco Magnifico, arriva un endorsement alla corsa della città delle Cento torri. «Credo che Ascoli ne abbia particolarmente bisogno. Deve essere conosciuta. È una bellezza ancora un po’ nascosta. È necessario che l’Italia se ne accorga» afferma il presidente Magnifico. 

Il sindaco Marco Fioravanti coglie il passaggio al volo e spinge sull’acceleratore. «Stiamo attraversando una fase davvero epocale.

Abbiamo messo insieme tutti i 33 sindaci della provincia, uniti verso questo prestigioso traguardo - afferma -. Al di là dell’esito finale abbiamo avviato un processo nuovo con tutti per costruire una visione unitaria. Se continuiamo ad avere azioni individuali rischiamo di vanificare lo sforzo. Abbiamo la grande opportunità di rilanciare questa città e questi luoghi come aperti a tutti. C’è futuro se c’è cultura e se c’è un valore comunitario. Ognuno deve volgere lo sguardo all’altro affinché insieme possiamo ottenere una crescita collettiva di tutto il territorio». Anche Franchi sostiene con forza la candidatura. «Tutti e 33 i Comuni della provincia vogliono che Ascoli e il Piceno diventino Capitale italiana della Cultura: sarebbe un grandissimo volano per la nostra ripartenza – sostiene il sindaco di Arquata -. Noi adesso dobbiamo fare la nostra parte». Il primo cittadino arquatano accenna alla questione della ricostruzione del territorio. «Abbiamo davanti un progetto importante grazie al Fai – spiega -. Da domani ci metteremo al lavoro. Come amministrazione comunale abbiamo il dovere di fare in modo che i piani attuativi vengano adottati il più presto possibile».  

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