ASCOLI - Sarà l’autopsia a sciogliere i nodi della tragedia di Francesco Botti e Ilaria Placido, i due giovani morti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altra. Due le domande a cui la Procura di Ascoli e sostituto Mara Flaiani che sta coordinando le indagini intendono dare risposta: la prima, conoscere le cause della morte di entrambi. La seconda, quella di capire se possa esserci una correlazione tra i due decessi. Di certo, al momento, c’è che la coppia si conosceva e si frequentava e quello che di certo solleva più di un dubbio è lo stretto lasso di tempo intercorso tra la morte del ventisettenne e quella della trentanovenne che aveva chiamato i soccorsi quando il ragazzo, giovedì della scorsa settimana, si era sentito male.
I fascicoli
Per il momento la Procura ha aperto due fascicoli separati ipotizzando lo stesso reato, ovvero quello della morte per assunzione di sostanze stupefacenti vendute da ignoti, ma non è escluso che, qualora venisse provata una correlazione tra i due casi, il magistrato possa decidere di riunirli.
Il dolore
Intanto, quello di ieri è stato il giorno del dolore. Quello dei familiari e degli amici di Francesco Botti di cui ieri, nella cappella dell’ospedale Mazzoni, dove è stata composta la salma subito l’autopsia, si è svolta la cerimonia funebre. Dolore e incredulità anche in quanti conoscevano Ilaria. In tanti, hanno voluto lasciare un ultimo messaggio sulla sua bacheca Facebook per salutare la giovane mamma, l’amica, la collega di lavoro «con gli occhi belli» che se ne andata troppo presto lasciando due figli piccoli, un maschio e una femmina. Giovedì scorso, mentre Francesco e Ilaria erano insieme, il ragazzo ha iniziato a sentirsi male.
L’allarme
La donna che era con lui ha chiamato i soccorsi e nell’appartamento della Vallata dove si trovavano, sono arrivati i sanitari del 118 che hanno cercato di strappare alla morte il ventisettenne. Purtroppo, però, ogni tentativo si è dimostrato vano e ai medici non è rimasto altro da fare che costatarne il decesso. Le condizioni in cui era sopravvenuto il decesso aveva indotto la Procura di Ascoli ad aprire un fascicolo per cercare di fare piena luce su quanto accaduto, anche attraverso la testimonianza della donna che era presente in quel momento. Giallo che si infittisce ancor di più quando, sabato scorso, anche la trentanovenne viene trovata priva di vita all’interno della sua abitazione.