Medico in possesso di un Green pass valido sospeso dalla professione come non vaccinato: «Guarito dal Covid, trattato da No vax»

Il medico di Sirolo Luigi Quattrini
Il medico di Sirolo Luigi Quattrini
di Arianna Carini
3 Minuti di Lettura
Domenica 29 Agosto 2021, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 09:07

SIROLO  - Sospeso dall’esercizio della professione per non essersi sottoposto alla vaccinazione, nonostante il certificato verde ottenuto dopo la guarigione dal Covid-19. E’ il paradosso vissuto dal sirolese Luigi Quattrini, medico chirurgo specializzato in scienze dell’alimentazione e psicoterapia. A marzo ha contratto il virus che nella sua famiglia ha colpito entrambi i genitori e, come previsto per i guariti dalla malattia, ha ricevuto dal Ministero della Salute il Green pass che fino a domani, data di scadenza, lo abilita a svolgere attività medica. 


Qualcosa però nella comunicazione fra enti non ha funzionato.

Partito per le vacanze con l’intenzione di fare il vaccino una volta rientrato a Sirolo, comunque prima del termine fissato dal documento ancora regolarmente valido, per lui è invece scattato lo stesso provvedimento previsto per i no vax: sospeso dall’Asur perché non vaccinato, pur essendo favorevole al vaccino e già munito di carta verde. Un cortocircuito burocratico che lo ha portato a scontrarsi prima con la rigidità dei protocolli applicati dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica, poi con l’impossibilità dell’ordine dei medici di intervenire contro la stessa decisione dell’Asur. 


«I protocolli sono fondamentali nella gestione dell’emergenza poiché consentono di mettere da parte l’emotività - racconta Quattrini che nel frattempo giovedì ha ricevuto il vaccino ed è stato reintegrato -. E’ però importante vengano filtrati dalla ragione, altrimenti si corre il rischio di disumanizzare la sanità ed incorrere in gravi errori». La prima lettera di richiamo gli è stata recapitata per posta mentre era in vacanza fuori regione. «Non ero ovviamente nella possibilità di leggerla, trovandomi in Sicilia per le prime ferie dopo due anni ininterrotti di servizio in continuità assistenziale – spiega -. Dopo sette giorni è arrivata la sospensione». Un fulmine a ciel sereno per il medico sirolese. «Non mi aspettavo un ringraziamento per il lavoro svolto durante l’emergenza, ancor meno di essere perseguito ingiustamente. Tuttavia, dopo aver chiarito la mia posizione, mi aspettavo l’annullamento del provvedimento, che invece non è arrivato».


Di fronte alla decisione dell’Azienda unica sanitaria regionale, a nulla è servita la mediazione dell’Ordine dei medici. «In base alla normativa, gli ordini non possono opporsi alle scelte dell’Asur, mi ha spiegato con grande disponibilità il presidente Borromei, suggerendo di fare subito il vaccino. Per il bene dei miei pazienti – conclude Quattrini - giovedì mi sono vaccinato: prima della scadenza dei sei mesi, con green pass valido ed un tasso anticorpale ancora molto alto, ho dovuto ricevere il vaccino per poter tornare a lavorare. Cosa che in scienza e coscienza avrei comunque fatto, ma a tempo debito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA