SIROLO - Tre tartarughe morte nel giro di pochi giorni sono state fotografate a largo delle Due Sorelle, la caletta sirolese scelta dalla Fondazione Cetacea di Riccione per il rilascio degli esemplari feriti recuperati durante l’inverno nell’Adriatico e curati nel centro di ricovero della Onlus.
Un evento a pagamento, promosso in collaborazione con i Traghettatori Riviera del Conero e rivolto anche all’educazione ambientale del pubblico, la cui metà del ricavato contribuisce a sostenere le molteplici attività della Fondazione che fino a oggi ha liberato 767 tartarughe.
Carretta Caretta
Note come Caretta Caretta, queste creature sono a rischio estinzione. Oltre ai cambiamenti climatici, all’inquinamento e al problema della plastica ingerita, la principale minaccia arriva dalle attività dell’uomo in mare: le tartarughe finiscono spesso catturate dalle reti da pesca o ferite dalle eliche. Anche se i decessi segnalati potrebbero essere sopraggiunti per cause diverse e gli esemplari più grandi rilasciati dalla spiaggia si immergono subito nelle acque profonde, l’elevato traffico di barche che si registra nella baia già da giugno spinge a una riflessione. «È come far attraversare un cane in autostrada - lamentano alcuni cittadini. - I rilasci dovrebbero essere sospesi nei mesi estivi in cui maggiore è l’ingerenza antropica in mare. Altrimenti vengono meno le finalità perseguite».
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