Iryna, 33 anni, infermiera, stroncata da una malattia in meno di un anno. Il papà non regge al dolore e si sente male

Iryna, 33 anni, infermiera, stroncata da una malattia in meno di un anno. Il papà non regge al dolore e si sente male
di Talita Frezzi
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Venerdì 10 Settembre 2021, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 15:50

SENIGALLIA - Una terribile malattia spezza per sempre il sorriso, bello, e i desideri di Iryna Zonova, 33 anni. E oggi tutto Borgo Bicchia, quartiere dove Iryna abitava con la mamma e il papà, è in lacrime per questa splendida ragazza che sognava di fare l’infermiera e di essere al servizio degli altri. Nata in Ucraina, dove ha studiato e si è laureata in Economia, Iryna è arrivata dieci anni fa in Italia. L’avevano preceduta i genitori, arrivati nel 2002 per trovare lavoro e una casa dove accogliere bene la loro unica figlia, amatissima. 

 
Il lavoro
Quando Iryna è arrivata in Italia ha studiato tanto, per conoscere la lingua, poi per lavorare nel settore sanitario, che era la sua ambizione. Non si risparmiava per mantenersi agli studi. Ha fatto le stagioni per due estati di seguito, prima al “SenB Hotel” e poi all’Hotel “Cristina”. Tutti le volevano bene per la sua capacità di adattarsi con umiltà e grande senso di sacrificio. Racimolato il denaro necessario, si è iscritta alla Facoltà di Medicina della Politecnica, al Corso di Scienze Infermieristiche di Ascoli dove, ad aprile dello scorso anno, è riuscita a conseguire la laurea, che le ha permesso di trovare il lavoro che voleva.

Doveva essere l’inizio della sua nuova vita. Aveva da poco iniziato a lavorare presso la residenza per anziani “Stella Maris” di Senigallia quando, a ottobre, ha scoperto la terribile malattia. Una beffa del destino. Per la giovane Iryna sono iniziati i controlli, i ricoveri in ospedale, le sofferenze, tantissime, che purtroppo hanno segnato gli ultimi mesi della sua vita. Un calvario. 


Il ricovero
Le sue condizioni di salute si sono progressivamente aggravate, con la mamma e il papà costretti ad assisterla inermi. Tre settimane fa, la corsa in ospedale a Senigallia, il ricovero d’urgenza. Iryna ha cercato di restare attaccata alla vita con un grande coraggio, ma il male non le ha lasciato scampo. «La mia bambina soffriva così tanto, perché?- si interroga la madre, tra le lacrime - era una brava ragazza, lavorava e studiava, le volevano tutti bene. Era gentile con tutti… avevamo solo lei». Iryna ha smesso di lottare ieri mattina. Il padre, per il dolore, è stato colto da malore. La salma è stata composta alla Casa funeraria di Beretti-Cordella-Pasquinelli dove oggi, alle 10,30, le verrà rivolto l’ultimo saluto con una preghiera di commiato recitata da don Paolo Gasperini della parrocchia Chiesa del Portone. Iryna riposerà al cimitero comunale di Senigallia. 

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