SENIGALLIA - Braccio di ferro sull’apertura del reparto Covid in ospedale dove nel frattempo si è registrato un cluster in Cardiologia. Molti sanitari sono contrari alla riorganizzazione tenuto conto che ieri al Pronto soccorso c’era solo un positivo. C’è però un piccolo focolaio che viene menzionato nella lettera inviata dalla dottoressa Mancinelli ai reparti convolti. Cita infatti i due pazienti positivi nel reparto di Senigallia.
La scelta
Per la direzione ospedaliera è necessario attivare il piano d’emergenza per non farsi trovare impreparati, nel caso in cui dovesse verificarsi un improvviso aumento sotto le feste. «Si invita a procedere, sin da subito – chiede la dottoressa Stefania Mancinelli, direttore dell’ospedale – alla dimissione e ricollocamento dei pazienti ricoverati presso la Lungodegenza, per poter dare avvio alla riorganizzazione che verrà realizzata progressivamente, in base all’evoluzione del contesto epidemiologico e alla pressione sul Pronto soccorso da parte dei pazienti positivi».
L’analisi
«Il completamento della copertura vaccinale protegge dalla malattia – spiega il dottor Alessandro Marini, direttore del Distretto sanitario di Senigallia -, nelle sue forme più serie e pericolose, ma non dalla possibile presenza del virus nelle vie respiratorie. La ricerca del virus attraverso il tampone quindi può riscontrare una positività che non produce malattia e difficilmente, per la bassa carica virale, contagio ad altre persone. Non per niente Oms richiama l’attenzione sul corretto uso dei sistemi di protezione come mascherina, distanziamento e lavaggio delle mani anche da parte di soggetti vaccinati». Marini aggiunge: «È come se avendo un automobile in perfetta efficienza rinunciassimo a indossare le cinture di sicurezza e, in caso di conseguenze per un incidente, scaricassimo la responsabilità su chi ha fatto la manutenzione».