Ancona, raid al capolinea di piazza Cavour: assalto dei baby vandali all’autobus distruggono il finestrino e scappano

Ancona, raid al capolinea di piazza Cavour
Ancona, raid al capolinea di piazza Cavour
di Andrea Maccarone
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Lunedì 23 Ottobre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 08:25
ANCONA Ancora un assalto dei baby vandali. Ancora un autobus nel mirino dei bulli. Questa volta il gruppetto di scalmanati si è avventato su uno dei finestrini laterali mandandolo in mille pezzi per poi darsi alla fuga. È l’ennesimo atto vandalico ai danni dei mezzi di Conerobus. I rappresentanti sindacali, appresa la notizia, hanno subito rimarcato il livello di pericolo in cui gli autisti si trovano a dover lavorare. 


L’agguato 


Il fatto è successo sabato sera intorno alle 21,40. L’autobus, un mezzo della linea C che serve la tratta Ancona-Chiaravalle, era fermo in piazza Cavour con i portelloni aperti. A bordo un gruppo di giovani. L’autista, un 55enne anconetano, si stava preparando per effettuare l’ultima corsa del suo turno, prima di consegnare il mezzo al deposito di Marina di Montemarciano. Ma d’un tratto ha sentito un boato e il rumore di una pioggia di vetri. Poi il fuggi fuggi generale. In un istante il gruppetto di bulli si è volatilizzato. L’autista, uscito dal posto di guida, non ha potuto fare altro che constatare i danni.


La procedura 


I baby vandali hanno quasi sicuramente utilizzato il martelletto di sicurezza, di cui tutti i mezzi di trasporto pubblico locale sono dotati, per infrangere uno dei finestrini laterali.

Il colpo ha fatto crollare il vetro interno, lasciando intatto quello esterno. I frammenti sono schizzati ovunque. Subito l’autista ha messo in atto la procedura di emergenza, avvertendo in prima battuta i suoi superiori (gli addetti all’esercizio) e poi le forze dell’ordine. A quel punto ha portato il mezzo al deposito più vicino, ovvero quello di Ancona in via Bocconi. «Auspichiamo che la nuova direzione aziendale di Conerobus pensi alla sicurezza dei conducenti troppo spesso soggetti a problemi di ordine pubblico e sempre in prima linea» ha affermato Francesco Coppari, rappresentante Rsu Fit-Cisl Conerobus. 


Le spycam

 
Il mezzo danneggiato è uno degli ultimi acquistati dall’azienda, su cui sono installate le telecamere. Dunque non sarà difficile risalire agli autori del gesto. «I nostri operatori - riprende la Rsu Conerobus - sono bravissime persone, considerati eroi durante la pandemia, che tutti i giorni si impegnano in un servizio per la collettività. Da non confondere con i pochi, per altro ancora non giudicati, che si sono contraddistinti per comportamenti non conformi ad un’adeguata condotta. Chi sbaglia c’è in ogni settore, e ne subisce le conseguenze».
 

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