Picchia la ex compagna, sei mesi
ad un professionista per uno schiaffo

Picchia la ex compagna, sei mesi ad un professionista per uno schiaffo
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Sabato 21 Settembre 2019, 03:55
ANCONA - Aveva denunciato l’ex compagno dopo la fine turbolenta della loro relazione. Lo accusava di pedinamenti, piazzate sotto casa, telefonate continue e di uno schiaffo ricevuto al volto durante una lite. Tutti episodi che hanno portato l’uomo, un libero professionista di Offagna di 40 anni, sul banco degli imputati con la duplice accusa di stalking e lesioni personali. Vittima, l’ex fidanzata, un’anconetana di 37 anni, parte civile al processo tramite l’avvocato Filippo Caporalini.

 

A oltre sei anni dai fatti, avvenuti tra maggio e luglio del 2013, l’imputato ha potuto tirare un mezzo sospiro di sollievo. Il giudice Luca Zampetti, infatti, lo ha assolto dall’accusa di atti persecutori e condannato per le lesioni. Lo schiaffo dato alla donna è costato all’uomo sei mesi di reclusione, pena sospesa. Stando a quanto emerso, la vittima aveva deciso di troncare il rapporto con il 40enne nella primavera del 2013. Lui, secondo l’iniziale impostazione accusatoria, avrebbe mal digerito la decisione della ex, anche lei libera professionista, iniziando a tormentarla. Ci sarebbero state delle telefonate anonime, minacce, pedinamenti e sceneggiate sotto casa di lei.
A maggio, l’episodio di violenza avvenuto a casa della 37enne, nel capoluogo dorico. Durante un litigio, lui aveva alzato le mani, schiaffeggiando la donna. Lei, in un momento di tregua, aveva chiamato il 118, facendo balzare sul posto un’ambulanza che l’aveva condotta al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. Per le lesioni riportate, i medici avevano decretato cinque giorni di prognosi. Il referto è stato messo agli atti. Poco dopo l’uscita dal pronto soccorso, era scattata la denuncia.

Secondo la difesa, rappresentata dall’avvocato Monica Clementi dello studio Magistrelli, non ci sarebbero mai state le fondamenta per attribuire al 40enne l’accusa di stalking, un reato che prevede persecuzioni continue e assillanti a tal punto da modificare lo stile di vita della vittima. Gli atteggiamenti dell’uomo sarebbero scaturiti dalla volontà di lui di chiarire i motivi della fine della relazione con la donna. 
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