Fulmine a ciel sereno per l'ospedale, il primario di Cardiologia Mariani lascia con due anni d'anticipo: «Motivi personali»

Fulmine a ciel sereno per l'ospedale, il primario di Cardiologia Mariani lascia con due anni d'anticipo: «Motivi personali»
Fulmine a ciel sereno per l'ospedale, il primario di Cardiologia Mariani lascia con due anni d'anticipo: «Motivi personali»
di Sabrina Marinelli
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Sabato 19 Marzo 2022, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:44

SENIGALLIA - Il primario di Cardiologia lascia con oltre due anni di anticipo la direzione del reparto. Il dottore Antonio Mariani aveva dato la disponibilità a guidare l’unità operativa fino al 19 ottobre 2024 invece nei giorni scorsi ha comunicato che avrebbe terminato l’incarico garantendo tre mesi di preavviso. L’ultimo giorno di lavoro sarà per lui il 17 giugno.

Un fulmine a ciel sereno per l’ospedale, già alle prese con una carenza cronica di organico che non fa eccezione per la Cardiologia. 

Le motivazioni

La scelta di lasciare prima l’incarico però non ha nulla a che vedere con i problemi dell’ospedale, come spiega il primario. «Ho presentato la richiesta di revoca del mantenimento in servizio oltre i 40 anni di servizio effettivo – conferma il dottore Antonio Mariani - per motivi personali».

Anche il primario del Pronto soccorso, ancora a casa con il Covid, potrebbe andare in pensione in qualsiasi momento, avendo maturato gli anni di servizio necessari ma, come il collega Mariani, ha dato la disponibilità a rimanere. Disponibilità che negli ultimi anni sembra vacillare ma non per motivi personali, nel suo caso, bensì per la situazione che il dipartimento di emergenza da lui diretto sta subendo, facendosi carico di turni massacranti, senza ferie e riposi. Se non arriveranno rinforzi per l’estate ha “minacciato” di andarsene. Al momento ha ottenuto tre medici anche se, rispetto alla situazione attuale si tratta di sole 12 ore aggiuntive a settimana. Poche. Due medici, assunti per 36 ore settimanali, vanno a ricoprire rispettivamente una dottoressa che nei giorni scorsi se n’è andata e una dottoressa assunta con contratto Covid che dal 1° aprile, terminato lo stato di emergenza, avrebbe dovuto terminare l’incarico. In più si aggiunge un terzo medico ma solo per 12 ore a settimana. Dei sei assunti per un anno nei Pronto soccorso dell’Area Vasta 2, Senigallia ne avrà quindi tre di cui uno non a tempo pieno. Sono inseriti nel progetto “Riduzione dei tempi attesa dei codici a bassa intensità di cura (bianchi e verdi) nei Pronto soccorso del presidio ospedaliero unico dell’Area Vasta 2”. 

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