L'imprenditore Bravi agli arresti in Usa
"Una trappola a sfondo sessuale"

L'imprenditore Bravi agli arresti in Usa "Una trappola a sfondo sessuale"
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Lunedì 2 Febbraio 2015, 21:01 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 09:59
​OSIMO - Era in aula ieri mattina davanti al giudice della Contea di Atlanta per professare la sua innocenza. Ma ha dovuto constatare per l'ennesima volta quanto sono lunghi i tempi della giustizia americana, che lo costringeranno per almeno altri due mesi agli arresti domiciliari. Pierino Bravi, l'imprenditore 58enne arrestato lo scorso aprile ad Atlanta, in Georgia, era in aula ieri alle 9, le 15 italiane, per la prima udienza del processo che lo vede imputato per molestie nei confronti di una cameriera. E' lui stesso al telefono a spiegare la situazione poco dopo essere uscito dal tribunale. "Non si è deciso ancora nulla stamattina -ha raccontato Bravi dagli States-, era solo la prima udienza, il giudice ha fissato le date sia sul mio processo come per altri venti. Dovrebbe essere fissata udienza ormai ai primi di aprile ma non c'è una data certa. I tempi sono lunghi. Il mio avvocato sta cercando di trovare una soluzione". Pierino ha parlato di "trattative" fra il suo legale e la Contea di Atlanta con l'intento presumibilmente di farlo tornare in Italia in attesa che il processo termini, ma l'imprenditore osimano non vuole scendere nei dettagli: "Dovreste parlare col mio avvocato qui per capire cosa è possibile e cosa non lo è, io non voglio e non posso parlare di queste cose. Posso solo dire che sono innocente, e non solo parzialmente, ma totalmente". Su questo Bravi torna più volte: "E' stata tutta una trappola messa in piedi da quella cameriera, non voglio tornare su come sono andate le cose, non serve, basta dire che io non l'ho mai toccata, sono vittima di una situazione assurda che non pensavo potesse accadere ancora al mondo d'oggi, invece ci sono finito dentro non so come e perché".
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