Troppi debiti, ribaltone alla Pro loco
di Offagna: stasera l'assemblea

Troppi debiti, ribaltone alla Pro loco di Offagna: stasera l'assemblea
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Mercoledì 24 Gennaio 2018, 08:15
OFFAGNA - Offagna prova a ripartire. Arrivata lunedì la delibera dell’ufficio scolastico regionale che dà l’ok per una scuola materna, ieri sera si è tenuta un’assemblea con i genitori interessati. Sarà ricavata nella ludoteca accanto alla scuola elementare e per un anno affiancherà la materna privata gestita dalle suore all’istituto Santa Zita e che dovrebbe chiudere nel 2019. Ma per l’amministrazione c’è in ballo pure il nodo della Pro Loco. Proprio nei giorni in cui è arrivata la conferma per il 2018-2020 della Bandiera Arancione, Offagna si gioca tanto del proprio futuro turistico culturale. C’è infatti una Pro loco da rifondare.

Commissariata quella vecchia, sepolta da circa 100mila euro di debiti per i quali non sono stati sufficienti neanche contributi comunali e mutui garantiti dall’amministrazione Gatto, adesso il sindaco Capitani punta a una Pro Loco nuova. Tanto che stasera alle 21,15 è prevista un’assemblea pubblica nella sala Renzi.

La scelta di non supportare più il vecchio direttivo Pro Loco e promuoverne una nuova ha scatenato il dibattito, con alcuni esponenti politici e culturali che non hanno apprezzato. Rinascita per Offagna, la lista di maggioranza che sostiene la giunta Capitani, è stata quindi costretta a spiegare che «la Pro loco fin dalle Feste medievali 2017 è risultata ampiamente deficitaria anche sul piano organizzativo e logistico oltre che in grave carenza di soci, che solo grazie all’impegno degli operai comunali si è sopperito, ma che non possiamo garantire per il 2018».

La lista di Capitani respinge le accuse di ingerenza da parte del Comune: «La volontà –spiega- è di risolvere lo stato di disagio della vecchia Pro Loco e, constatata l’impossibilità di andare avanti, proporre la costituzione di una nuova ribadendo che «l’operato poco chiaro negli anni precedenti è responsabilità delle vecchie amministrazioni che, attraverso il componente rappresentante del sindaco, dovevano controllare i bilanci». Poi l’appello ad una «partecipazione ampia e motivata per la costituzione di una nuova associazione forte e indipendente».
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