Corruzione e abuso, Graziosi indagato per la gestione del Regio. Perquisizioni anche nelle Marche

William Graziosi, ex sovrintendente del Teatro Regio di Torino
William Graziosi, ex sovrintendente del Teatro Regio di Torino
di Edoardo Danieli
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Venerdì 29 Maggio 2020, 04:55
ANCONA - Approda anche nelle Marche l’inchiesta della Guardia di finanza sulla gestione del Teatro Regio di Torino in cui è indagato William Graziosi, manager dello spettacolo, molto noto per aver diretto per 18 anni la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio sono le ipotesi su cui indaga la procura del capoluogo piemontese. Oltre a Graziosi, ci sono altri tre indagati: sono Roberto Guenno, ex corista  e attuale addetto al settore innovazione del teatro torinese, e due sono imprenditori, uno milanese e uno residente in Svizzera.

Le criticità
L’operazione, denominata Spartito è stata condotta dai Finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria, su delega della Procura in relazione ad alcune criticità emerse nella gestione della Fondazione Lirica del Teatro Regio di Torino. In particolare, l’ex corista, in passato candidato alle regionali del 2014 e alle comunali del 2016 per il Movimento Cinque Stelle, si sarebbe attivato per favorire la nomina di Graziosi a sovrintendente del Regio chiedendo in cambio un avanzamento di carriera.

 

La promozione

Da corista, Guenno era poi passato ad addetto allo staff della sovrintendenza. L'ipotesi di reato contestata a Graziosi e Guenno è corruzione. Sullo stesso Guenno,  pende anche l’ipotesi di turbativa  d’asta poiché, secondo l’accusa, avrebbe favorito l’aggiudicazione di un appalto per il servizio di marketing ad un’azienda milanese in accordo con il titolare. La gara non andò a buon fine. Per Graziosi, invece, figura anche l’ipotesi di reato per l’abuso d’ufficio poiché secondo gli investigatori l’ex sovrintendente avrebbe favorito gli artisti scritturati da un’agenzia svizzera che in poco tempo avrebbe triplicato il fatturato. L’ipotesi di accusa per i due imprenditori è, rispettivamente,  di turbativa d’asta e corruzione.
Due i sequestri nelle Marche eseguite dagli investigatori della Guardia di finanza di Ancona. Uno a Monte Roberto, in Vallesina, dove Graziosi risulta tuttora residente; l’altra a Porto San Giorgio dove invece è residente un’altra persona, che lavora al Teatro Regio, e che non risulta indagata. In entrambe le perquisizioni sono stati sequestrati documenti cartacei e informatici che ora confluiranno nel materiale che la procura torinese dovrà valutare per accertare eventuali responsabilità.
Graziosi, che nel 1995 ha avviato il progetto “Spontini Classic” a Maiolati Spontini e che nel 1999 è stato artefice della Fondazione Pergolesi Spontini, è diventato sovrintendente del Regio nel maggio del 2018 e si è dimesso a luglio del 2019.
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