Scopre di avere l'epatite
30 anni dopo l'intervento

Scopre di avere l'epatite 30 anni dopo l'intervento
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Venerdì 6 Giugno 2014, 21:59 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 01:22
JESI - A distanza di 30 anni, scopre nel maggio 2010 di essere affetta dal virus Hcv dell'epatite, contratto durante un intervento a cuore aperto cui si era sottoposta a Roma, per colpa di una trasfusione di sangue. Una donna di 45 anni, di Jesi, tramite l'avv. Giorgio Rossetti, ha intentato due cause nei confronti del ministero della Salute che non fece adottare sugli emoderivati tutti i controlli svolti a scongiurare il pericolo di infezione. Una causa riguarda l'indennizzo e pende davanti alla Corte d'appello di Ancona, l'altra è per il risarcimento danni ed è in corso presso il tribunale di Ancona. Il ministero aveva contestato la richiesta di risarcimento danni, sostenendo che fosse già prescritto il diritto al risarcimento essendo decorsi più di cinque anni da quando è stato scoperto il virus Hcv. La Cassazione ha però stabilito che la prescrizione del diritto al risarcimento del danno decorre dalla data in cui gli effetti dannosi si sono esteriorizzati e siano riconoscibili dal danneggiato. Un consulente della Corte d'appello ha già riconosciuto la sussistenza dei presupposti per l'indennizzo mentre il tribunale,dopo aver respinto l'eccezione di prescrizione, ha nominato un proprio consulente per valutare il risarcimento danni.
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