I volumi dell’archivio buttati in discarica
l sindaco ne regala alcuni agli studenti

I volumi dell’archivio buttati in discarica l sindaco ne regala alcuni agli studenti
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 08:10
LORETO - Documenti del Regno d’Italia di fine ‘800 rischiano di finire in discarica. A Loreto scoppia il caso dei lavori di sistemazione dell’archivio storico. L’amministrazione comunale, grazie ai fondi europei ottenuti tramite la Regione, ha investito 30mila euro per ripristinare e rendere fruibile l’archivio storico della città, all’ultimo piano della sede comunale di piazza Garibaldi.

Fino a pochi mesi fa in stato di abbandono, ora il Comune punta a riqualificarlo affidando ad una ditta senigalliese specializzata la salvaguardia dei documenti vincolati dalla Soprintendenza come archivio storico, separandoli da quelli ritenuti secondari e da gettare, o altri documenti dell’archivio corrente. Venerdì, al termine di una cerimonia per ricordare la Shoah, alcuni studenti uscendo dal teatro hanno visto il camioncino con gli operai del Comune e gli esperti della ditta che stavano per condurre in discarica faldoni storici del Regno d’Italia datati tra il 1860 e il 1910. Alla vista dei documenti così vecchi sul camioncino alcuni cittadini si sono fermati stupiti, tra loro anche dei poliziotti.

 

Alcuni si sono proposti di portarli a casa anziché mandarli al macero e lo stesso sindaco Paolo Niccoletti uscendo da teatro ne ha donati altri agli studenti. La vicenda è finita in una interrogazione consiliare firmata da Cristina Castellani e Gianluca Castagnani di Loreto Libera che chiedono alla giunta con quale atto si siano affidati i lavori di sistemazione dell’archivio dando la possibilità di gettarne una parte in discarica e come pensa ora il Comune di salvaguardare quei faldoni. «C’è stata troppa superficialità», attacca la consigliera Castellani, che rivendica la mozione del 2016 con la quale Loreto Libera impegnò la giunta comunale a sistemare e rendere fruibile l’archivio storico. 
Il sindaco Niccoletti precisa che «quei faldoni non sono documenti della storia cittadina ma delle Gazzette Ufficiali ritenute dalla ditta come materiale di spoglio di poco valore e che si poteva gettare». Ma il ammette che «dispiaceva vedere quei documenti sul camioncino diretto in discarica e per questo ho preferito donare alcuni volumi agli studenti, ai quali avevamo appena spiegato che la persecuzione agli ebrei era iniziata proprio incendiando dei libri». 

Il sindaco assicura che andrà a verificare i lavori svolti dalla ditta. «Ci fidiamo della loro competenza - spiega - ma per precauzione abbiamo chiesto per il momento di stoppare il conferimento in discarica». I faldoni da gettare, raccolte di leggi e regolamenti dell’allora Regno d’Italia, sono stati spostati in questi giorni nel magazzino comunale vicino alla stadio. Il sindaco si confronterà con la ditta senigalliese per assicurarsi che non siano libri vincolati dalla Soprintendenza ma solo documenti di spoglio. «Siamo la prima amministrazione comunale di Loreto del Dopoguerra - spiega - che usa finanziamenti per sistemare e valorizzare l’archivio storico».
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