La sindaca Paolucci si congeda: «Tavullia mia, ti amo tanto e ti lascio piena di progetti. Vigilate sulla discarica»

La sindaca Paolucci si congeda: «Tavullia mia, ti amo tanto e ti lascio piena di progetti. Vigilate sulla discarica»
La sindaca Paolucci si congeda: «Tavullia mia, ti amo tanto e ti lascio piena di progetti. Vigilate sulla discarica»
di Luca Senesi
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Sabato 6 Aprile 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 11:32

TAVULLIA - L’aveva detto che non si sarebbe ricandidata Francesca Paolucci, sindaca di Tavullia e dopo 10 anni con una lettera scrive il suo atto d’amore per i tavulliesi da cui si congeda. « Ancora ripenso a quel primo giorno con addosso la fascia tricolore. Io, una donna, partita dalla piccola frazione di Babbucce, la prima ad avere l’onore di diventare sindaco di Tavullia. La prima a non essere espressione di un partito, ma di un progetto civico nuovo. Chi lo avrebbe mai detto che saremmo arrivati fin qui».

La chiarezza

«Una cosa mi è sempre stata chiara, fin dal primo giorno da sindaco.

Un amministratore deve avere una bussola. Una visione strategica. Sono partita da qui. Da questa visione.. Dalla Tavullia che sognavo. Dieci anni dopo, possiamo dire di aver centrato tutti gli obiettivi individuati dalle nostre linee di programma. Dal 2014 ad oggi, sono stati compiuti investimenti per circa 30 milioni di euro, 21 dei quali derivanti da risorse extra-comunali frutto di finanziamenti, bandi, contributi a fondo perduto. Ci siamo concentrati sull’edilizia scolastica, con la realizzazione di nuove strutture adatte alle mutate esigenze didattiche, l’efficienza energetica, il miglioramento sismico e strutturale, l’ampliamento degli spazi, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la creazione del Polo 0-14 anni. Sull’impiantistica sportiva, dando vita a due nuove palestre, quella di Tavullia e quella di Padiglione, poi con la sistemazione e la riqualificazione degli impianti già esistenti. Molte risorse sono state investite per la lotta al dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza della rete viaria e del territorio, i percorsi pedonali e ciclabili, spazi per la socializzazione, politiche a sostegno delle famiglie, dei giovani e delle persone in condizioni di fragilità, sul fronte del welfare, sul turismo con progetti per dare lustro al nome di Tavullia - come quello del City Brand - e sugli eventi, sulla sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico».

«Molti -prosegue - mi hanno chiesto per quale motivo ho deciso di non candidarmi per un terzo mandato. Sono convinta che una piccola-media realtà come Tavullia necessiti di un cambio di prospettiva. Di nuove progettualità, nuovi traguardi da raggiungere, nuovi stimoli e punti di vista. Ho preso questa decisione con la serenità di chi sa di lasciare in dote, ai prossimi amministratori, un’eredità preziosa. A partire da un bilancio sano. Un avanzo di bilancio di circa un milione e mezzo che potrà essere utilizzato a favore della comunità e un fondo cassa di quasi 6 milioni. Un debito pro capite che si è ridotto dell’84% e che in dieci anni è stato quasi azzerato. E poi tanti progetti per la Tavullia di domani».

I progetti

«Penso alla nuova, grande piazza per il capoluogo, che prenderà il posto dell’ex scuola elementare, alla riqualificazione della piazza e della delegazione di Padiglione, al consolidamento delle vie Donizetti, Aldo Moro con i marciapiedi e di Strada per Pozzo con la realizzazione del percorso pedonale, all’ampliamento del cimitero di Tavullia, alla Route 46 e al Museo di Valentino Rossi. C’è un tema - quello della discarica - su cui mi sento di rivolgere una raccomandazione: chi verrà dopo di me dovrà vigilare affinché il percorso intrapreso si concluda nei tempi previsti con la chiusura definitiva».

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