ANCONA Il sistema di videosorveglianza è un’eredità che l’attuale amministrazione comunale ha ricevuto dal precedente sindaco. E di cui fanno parte anche le 38 telecamere Ocr (Optical character recognition) per la lettura delle targhe delle automobili. Tutte già installate, ma non operative. Perché? Manca la convenzione tra Comune, Questura e Comando dei carabinieri per il trasferimento delle immagini. Un passaggio fondamentale che deve essere ancora validato dal Ministero degli Interni. Quindi la piena funzionalità delle spycam è ancora impigliata nei cavilli burocratici da sbrogliare. Difficile prevedere quali saranno le tempistiche, ma dagli uffici comunali fanno sapere che «verrà completata la documentazione propedeutica alla firma della convenzione».
Le zone controllate
Le 38 spycam Ocr sono pienamente funzionanti, ma ironia della sorte non possono essere utilizzate. Quindi, seppure riprendessero eventuali infrazioni, gli automobilisti non possono essere sanzionati perché manca la convenzione con le forze dell’ordine. Un aspetto fondamentale per mettere a regime l’intero impianto di sorveglianza ai fini di rafforzare il controllo nelle aree più sensibili della città.
L’attesa
Sulla carta un sistema di monitoraggio che garantirebbe un controllo più puntuale del territorio, finalizzato a dare un livello più elevato di sicurezza alla città. Peccato, però, che per un passaggio burocratico fondamentale, ancora queste 38 telecamere sono praticamente inutili. Acquistate dalla giunta Mancinelli nel 2022, sono ancora in attesa di diventare operative. Un’attesa che dura ancora oggi e sulla quale non sembra possibile definire quando terminerà.