Whirlpool, gli operai alzano la guardia. Domani lo sciopero di otto ore e il sit-in

Whirlpool, gli operai alzano la guardia. Domani lo sciopero di otto ore e il sit-in
Whirlpool, gli operai alzano la guardia. Domani lo sciopero di otto ore e il sit-in
di Aminto Camilli
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Giovedì 16 Luglio 2020, 09:37

FABRIANO  - Aria pesante alla Whirlpool. E lo sciopero di otto ore fissato per domani, a due settimane dal vertice che i sindacati avranno con il management della multinazionale statunitense a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, la dice lunga sulla situazione estremamente delicata che si sta vivendo nei siti italiani del gruppo, incluso quello di Fabriano. La notevole partecipazione delle maestranze alle varie assemblee che le parti sociali hanno tenuto ieri nello stabilimento di Melano testimonia, inoltre, l’ansia e l’apprensione che si sta impadronendo dei lavoratori, i quali domattina, alle 9,30, prenderanno parte in misura massiccia al presidio davanti alla Prefettura di Ancona.

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«Chiediamo al Governo – sottolineano le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm – un intervento autorevole nei confronti di Whirlpool, che non sta rispettando quanto stabilito dall’accordo del 25 ottobre 2018. Le continue decisioni unilaterali dell’azienda (la delocalizzazione di sedi impiegatizie e di asset strategici e la chiusura di stabilimenti) rischiano di impoverire ulteriormente il tessuto industriale italiano, con inevitabili ricadute negative su tutti i territori interessati, fra cui quello di Fabriano, già pesantemente provato da varie riorganizzazioni industriali».

Tra le decisioni unilaterali rientrerebbe quella dell’incentivazione volontaria all’esodo per impiegati, quadri e dirigenti, annunciata dal colosso industriale americano in questi giorni. «Dato che c’è il blocco dei licenziamenti – tuona Pierpaolo Pullini (Fiom) – ecco che l’azienda chiede alle persone di licenziarsi da sole. E’ assurdo. Bisogna smetterla di considerare le professionalità come un costo; esse sono una risorsa». C’è attesa per il confronto del 31 luglio con il Mise e il ministero del Lavoro. «Ci aspettiamo – osservano i sindacati – un deciso e decisivo cambio di passo di Whirlpool e del Governo, affinchè vengano messe al primo posto la centralità dell’Italia nel suo complesso, tenendo anche conto della strategicità del settore dell’elettrodomestico bianco»

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