Carne e pesce di provenienza dubbia. Blitz nel minimarket di Fabriano: titolare nei guai

Carne e pesce di provenienza dubbia. Blitz nel minimarket: titolare nei guai
Carne e pesce di provenienza dubbia. Blitz nel minimarket: titolare nei guai
di Marco Antonini
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Domenica 29 Ottobre 2023, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 11:29

FABRIANO -  Più di 30 chili fra carne e pesce totalmente privi di confezione ed etichetta sistemati all’interno di un congelatore: multa di oltre 3mila euro per il titolare di un minimarket a Fabriano. Oltre alla sanzione, saranno a suo carico i costi per lo smaltimento degli alimenti, circa 600 euro, e le spese delle verifiche sostenute dall’Ast. I poliziotti, agli ordini del commissario capo Angelo Sebastianelli, stanno procedendo alla verifica della regolarità di alcuni dipendenti del minimarket presenti sia in ordine al permesso di soggiorno posseduto che del rapporto di lavoro intrattenuto con l’esercente. 

 
L’avviso 


E’ l’ultima operazione, dei giorni scorsi, degli agenti del Commissariato di Fabriano.

Tutto è iniziato con l’avviso, in centrale, di diverse segnalazioni da parte di cittadini secondo le quali alcune derrate alimentari poste in vendita in un minimarket del centro storico erano mantenute con modalità di conservazione e proposizione dubbie. I cittadini, quindi, hanno espresso la loro preoccupazione circa la genuinità e l’origine dei prodotti alimentari messi in vendita e hanno esposto la questione alle forze dell’ordine.

Dopo aver effettuato accertamenti preliminari relativi alla regolarità dell’azienda impegnata nella gestione dell’esercizio commerciale, dal Commissariato di Fabriano si è organizzato un sopralluogo operativo coinvolgendo anche il personale specializzato del Dipartimento di prevenzione-Igiene ed alimenti di origine animale dell’Ast Ancona. Il controllo è durato alcune ore. Sono stati ispezionati tutti i locali del minimarket e le strutture di vendita presenti. All’interno di un congelatore posto nell’area vendita, in particolare, gli ispettori sanitari hanno riscontrato la presenza di alimenti di origine animale sfusi (pollame e pesce), oltre 30 chili privi di confezione ed etichetta.

«L’esercente - dichiara il commissario Capo, Sebastianelli - ha mostrato le fatture di acquisto che, tuttavia, non contenevano in alcun modo i necessari riferimenti in grado di consentire la chiara natura dell’alimento attraverso l’etichetta e la sua tracciabilità». Per questo motivo la merce è stata sequestrata ed avviata allo smaltimento a spese dell’esercizio commerciale controllato. Contemporaneamente è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre 3mila euro. Le spese a carico dell’esercente per i costi relativi allo smaltimento ammontano, inoltre, a 600 euro. Non si escludono ulteriori controlli non solo a questa attività commerciale, ma anche ad altre, per accertare la corretta applicazione della normativa sul settore alimentare.

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