Ancona, esplosione di petardi in classe alla media Podesti di via Fanti. A scuola arrivano i carabinieri

Non ci sono stati feriti. Il responsabile è già stato individuato

Ancona, esplosione di petardi in classe alla media Podesti di via Fanti. A scuola arrivano i carabinieri. Foto generica
Ancona, esplosione di petardi in classe alla media Podesti di via Fanti. A scuola arrivano i carabinieri. Foto generica
di Federica Serfilippi
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Lunedì 12 Giugno 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 15:00
ANCONA Fanno esplodere dei petardi in aula durante il cambio dell’ora. Sabato mattina, ultimo giorno di scuola, sono dovuti intervenire i carabinieri alla scuola media Podesti, trasferita in via Fanti dopo il terremoto dello scorso 9 novembre e l’inagibilità del plesso di via Ragusa. Per l’accensione dei “botti” sarebbe già stato individuato un ragazzino, che si è assunto la responsabilità della bravata messa in atto all’interno della sua classe. L’intervento dei carabinieri risale a metà mattina e a chiamarli è stata la preside dell’istituto comprensivo Posatora Piano Archi. I docenti le avevano segnalato, infatti, l’esplosione di alcuni mini petardi, di quelli che si possono acquistare liberamente nei negozi, all’interno di una classe.  


Il cambio dell’ora


L’accensione sarebbe avvenuta al cambio dell’ora, dunque quando in aula c’era un via vai tra professori e alunni, considerando anche che si trattava dell’ultimo giorno di scuola.

Che, come se fosse ormai una prassi, è sempre un po’ frenetico. Sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri, i quali hanno svolto tutti gli accertamenti del caso. Hanno rilevato per prima cosa che lo scoppio non aveva avuto ripercussioni né sugli altri studenti, né sui professori. 


La goliardia


Alla fine, il cerchio è stato stretto attorno ad un alunno adolescente. Avrebbe acceso i petardi proprio in occasione delle goliardie dell’ultimo giorno dell’anno scolastico, peraltro trascorso quasi interamente in un plesso diverso dalla sede ufficiale di via Ragusa, off limits da sette mesi e in attesa dei lavori di ristrutturazione per rendere le aule sicure dopo i danni portati dal terremoto. Terminati gli accertamenti, i carabinieri hanno lasciato la scuola e le lezioni sono riprese regolarmente fino al suono dell’ultima campanella.
Il ragazzo rischia delle ripercussioni: tutti gli accertamenti arriveranno sul tavolo della preside che, se ritenesse opportuno, potrà prendere dei provvedimenti in merito alla bravata dell’ultimo giorno. 
 

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