CHIARAVALLE - Passava quasi inosservato Maurizio Quattrocelli, che gli amici chiamavano “Mezio”. Eppure ora che se n’è andato a 52 anni, dopo che un male terribile lo ha prima fiaccato irrimediabilmente e poi portato via, tutti ne avvertono l’assenza. Perché Mezio era generoso e disponibile, amante dell’amicizia e affettuoso e per questo ben voluto da tutti.
Era un chiaravallese vero anche se, per ironia della sorte, è nato il 26 gennaio 1971 a Zurigo ed è morto l’1 marzo all’ospedale di Fabriano.
La generosità
In tanti sui social hanno sottolineato la sua generosità e il suo carattere gioviale. Molti hanno condiviso ricordi di infanzia. «Quanti aneddoti e ricordi – dicono gli amici – a giocare a pallone, a soldatini o a cappuccetti e poi a vedere i film di Bud Spencer che amavi così tanto. Mezio era calmo e tollerante come Bud, era un finto burbero che cercava di mascherare la sua grande sensibilità, la bontà d’animo e la sua umiltà».