CASTELFIDARDO Scuole ancora nel mirino dei ladri. A rischio non solo le apparecchiature hi-tech arrivate in diversi plessi grazie ai fondi Pnrr, ma anche i discendenti in rame. Si alza ancora l’allerta sulla sicurezza negli istituti scolastici dopo che, lunedì sera, un ladro è stato sorpreso a rubare le grondaie da una scuola materna a Sant'Agostino di Castelfidardo. Li aveva smontati ormai tutti ma prima di portarli via è stato intercettato da una pattuglia del Radiomobile di Osimo che transitava lì vicino.
Il tentativo di fuga
E’ finito così in carcere un 45enne di Castelfidardo (A.B.
Con i precedenti a suo carico, sempre per furti, è stato inevitabile l’arresto in flagranza di reato. Lui, consapevole di essere finito nuovamente nei guai, ha tentato d’istinto di opporre resistenza, ma senza ferire i militari in una colluttazione che si è subito sedata. Ieri mattina al tribunale di Ancona nell’udienza che ha convalidato l’arresto è stato disposto il trasferimento del 45enne al carcere di Montacuto.
«Non è la prima volta che capita purtroppo, nel 2023 altri due furti di discendenti in rame si sono registrati alla scuola primaria Dalla Chiesa e uno al cimitero» ha riferito sconsolato il sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani. Che poi ringrazia i carabinieri per «l’intervento tempestivo che ha consentito di arrestare l’autore, anche se i danni sono stati importanti». Sul posto si è recato subito un tecnico comunale che era reperibile lunedì sera e che ha permesso alle forze dell’ordine di entrare nel plesso. Lo stesso ha poi constato che i tubi in rame, seppur recuperati dai carabinieri, erano comunque danneggiati e andranno ora sostituiti dal Comune per ripristinare l’impianto.
I carabinieri indagano ora su altri furti avvenuti con le stesse modalità in zona. Non solo i due alla elementare Dalla Chiesa, nella zona Fornaci, periferia di Castelfidardo, ma anche il furto consumato ad agosto scorso alla scuola di Padiglione di Osimo. L’ipotesi è che l’autore fosse sempre il 45enne di Castelfidardo. Il quale, appena un mese fa, era stato sorpreso a rubare le canaline in rame da un palazzo di proprietà della Curia che si trova a Candia. In quell’occasione venne colto in flagrante dalla polizia, finendo ai domiciliari. Vista la recidiva, per lui ora si aprono le porte di Montacuto in attesa del processo.