Schianto sulla Provinciale a Castelfidardo, oggi l’addio al piccolo Massimo. Gli amichetti: «Resterà la luce del tuo sorriso»

Schianto sulla Provinciale a Castelfidardo, oggi l’addio al piccolo Massimo. Gli amichetti: «Resterà la luce del tuo sorriso»
Schianto sulla Provinciale a Castelfidardo, oggi l’addio al piccolo Massimo. Gli amichetti: «Resterà la luce del tuo sorriso»
di Federica Serfilippi
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:55

CASTELFIDARDO - Da una parte le lacrime per una tragedia immane, dall’altra le indagini doverose della procura di Ancona. Che sullo schianto mortale avvenuto martedì sera lungo la Sp3-Jesina ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Un atto prevedibile, considerando che nell’incidente ha perso la vita il piccolo Massimo Basile, 5 anni. Oggi i funerali per dargli l’ultimo saluto, nella chiesa di Sant’Antonio di Castelfidardo.

Gli accertamenti

Nella Yaris finita fuori strada e poi contro gli abeti di un vivaio c’erano lui, il fratello più grande di 5 anni e la mamma 32enne Stella Abbene, portata all’ospedale sotto choc e con qualche ferita, fortunatamente non grave, dovuta alla carambola.

Il sinistro si è verificato al ritorno da una festa di Carnevale, mentre mamma e due figli stavano tornando a casa, a Castelfidardo. L’indagine in mano al pm Irene Bilotta servirà per ricostruire la dinamica di uno schianto terribile che ha lasciato dietro di sé lacrime, dolore e sangue.

La dinamica

L’auto è stata posta sotto sequestro e verrà probabilmente analizzata per capire fino in fondo cosa possa essere successo lungo la Sp3, all’altezza di Cerretano. Sull’asfalto non sono stati ritrovati segni di frenata: qualcosa deve essere successo all’improvviso per portare il veicolo fuori strada e farlo ribaltare su un fianco. Stando agli accertamenti eseguiti nell’immediatezza dai carabinieri, la mamma sarebbe risultata positiva all’etilometro. Il tasso rilevato da un primo rilievo sarebbe compreso tra lo 0,7 e l’1 g/l. Un valore che dovrà essere confermato da ulteriori analisi e accertamenti. Sarà la procura a ravvisare, nel caso ci fossero i presupposti, eventuali responsabilità.

Rimangono da valutare innumerevoli aspetti: se l’incidente possa essere stato causato da un problema meccanico; dall’attraversamento di un animale; dalle insidie insite ilungo una strada già teatro di sinistri mortali, spesso purtroppo con giovani vittime. Va analizzato anche tutto il comparto strutturale, come il corretto posizionamento del seggiolino dove stava seduto il piccolo Massimo. Questa mattina la salma partirà dall’obitorio dell’ospedale di Torrette e alle 11 si terrà l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova, a Castelfidardo, cittadina dove il bimbo viveva con la mamma e il fratello più grande. È stato lui a dare la drammatica notizia al papà, per telefono. Ed è stato lui, bussando sul lunotto dell’auto ribaltata e suonando il clacson, a richiamare l’attenzione del proprietario del vivaio. «Aiuto, aiuto, c’è il mio fratellino lì». Ma per Massimo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Il cordoglio

Il piccolo, con un sorriso che ti scaldava il cuore, frequentava l’asilo dell’istituto comprensivo Paolo Soprani di Castelfidardo. Ieri, i compagni di scuola e il corpo docente hanno voluto ricordare il bimbo di 5 anni con delle parole colme di emozione: «Nel cuore dei tuoi compagni e delle tue insegnanti resterà sempre la luce del tuo dolce sorriso». Perché Massimo aveva un sorriso che era impossibile da non amare.

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