Ladra spietata al cimitero di Castelfidardo: rubati fiori, vasi, addobbi natalizi e ricordi dei defunti

Ladra spietata al cimitero di Castelfidardo: rubati fiori, vasi, addobbi natalizi e ricordi dei defunti
Ladra spietata al cimitero di Castelfidardo: rubati fiori, vasi, addobbi natalizi e ricordi dei defunti
di Arianna Carini
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Mercoledì 11 Gennaio 2023, 02:50

CASTELFIDARDO - Non solo vasi, fiori e lumini. Dalle tombe del cimitero di Castelfidardo spariscono anche ornamenti natalizi e oggetti personali lasciati in ricordo dei defunti. L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa quando una pensionata di 82 anni, facendo visita alle tombe del marito e del figlio prematuramente scomparso, ha notato che anche il piccolo presepe con il quale aveva decorato l’edicola di famiglia era stato rubato.

Appena il giorno prima, con grande dispiacere, aveva preso atto del furto delle luci dell’alberello con cui aveva voluto condividere assieme ai suoi cari l’atmosfera del Natale che nel periodo delle feste si respirava in casa quando la famiglia era riunita. 

La serie nera 

Dalle stesse lapidi, in passato, erano state sottratte più volte composizioni floreali e altre decorazioni. Al punto che quando il coniuge era ancora in vita, la coppia esasperata si era rivolta ai carabinieri per segnalare l’accaduto. E non si tratterebbe, purtroppo, neppure di un caso isolato. Sono diversi i cittadini che continuano a lamentare ripetuti furti al camposanto, ad oggi nessuno formalmente denunciato e tutti rimasti senza colpevole. Un gesto non nuovo ma che ogni volta è fonte di amarezza per le persone, di fatto, colpite nei loro affetti più cari. Al dolore per la perdita dei propri familiari si aggiunge infatti l’avvilimento e lo sconforto di vedersi privare anche degli oggetti simbolo dell’amore e del pensiero costante di chi li posa. 
Esattamente un anno fa, una testimonianza aveva acceso le speranze di individuare il responsabile dei molteplici furti.

Una donna era stata sorpresa a rubare in una tomba, ed era stata rincorsa e bloccata da un’anziana con l’aiuto di due giovani. Già in passato la fidardense, vittima di altri episodi, aveva visto la sconosciuta a passeggio nel cimitero con una vistosa busta in mano. Così, quando ha trovato l’edicola nuovamente saccheggiata, ha ricollegato il furto alla stessa persona incrociata pochi attimi prima vicino alla lapide del fratello e si è voltata per raggiungerla. La donna si è accorta, ha affrettato il passo e sarebbe riuscita a farla franca se due ragazzi, di fronte all’anziana che gridava di aspettarla, non l’avessero fermata permettendo così alla pensionata di ritornare in possesso del vaso rubato. Era dentro una sacchetta di plastica, assieme ad altre piantine di ignota provenienza. La ladra lo ha riconsegnato senza aggiungere altro e se ne è subito andata. 

La svolta possibile

Nell’ottobre scorso sembrava arrivata la svolta. Le indagini condotte dalla Polizia Locale, che in questi mesi si è spesa con grande impegno per risalire al responsabile dei piccoli ma odiosi furti al cimitero, avevano consegnato nelle mani della Procura il nome di un’indiziata che, se il fascicolo non verrà archiviato, potrebbe rischiare una denuncia penale. La legge italiana, infatti, prevede una serie di norme che tutelano il sentimento religioso e quello che, generalmente, le persone provano nei confronti dei defunti. Offendere la memoria di chi non c’è più anche attraverso gli oggetti lasciati dai familiari nei luoghi di sepoltura può configurare il reato di vilipendio, punibile con la reclusione fino a tre anni. 

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