Ancona, assegno bluff per comprare il trattore: anziana raggirata, truffatore a giudizio

Ancona, assegno bluff per comprare il trattore: anziana raggirata, truffatore a giudizio
Ancona, assegno bluff per comprare il trattore: anziana raggirata, truffatore a giudizio
di Federica Serfilippi
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Giovedì 20 Aprile 2023, 04:30

ANCONA Vende un trattore da 31mila euro a un acquirente che si era fatto avanti sul web. Prende l’assegno circolare ma, una volta arrivata in banca, scopre che è falso. Nel raggiro c’è finita una vecchina di 80 anni, titolare di un’azienda agricola. A processo, invece, c’è un foggiano 70enne che deve rispondere di truffa. C’è lui, per la procura, dietro al bluff dell’assegno andato in scena il 2 gennaio del 2018, a Chiaravalle. 


La testimone

Ieri, in aula, è stata chiamata a testimoniare proprio l’80enne che aveva sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Chiaravalle, una volta scoperto l’inganno. Ha riferito al giudice Pietro Merletti che tutto l’affare era stato seguito all’epoca dal cognato. Era stato lui a prendere contatti con l’uomo interessato ad acquistare il trattore. La macchina agricola era stata messa in vendita su subito.it, famosissimo portale dove la domanda si incrocia con l’offerta. All’annuncio si era interessato un uomo, che telefonicamente aveva preso accordi con il cognato della vittima. Alla fine, era stata accettata la proposta: 31mila euro per portarsi a casa il trattore. C’erano poi state altre chiamate per mettersi d’accordo sul tipo di pagamento e sul ritiro del mezzo agricolo. Riguardo al primo aspetto, l’acquirente aveva sostenuto di voler pagare con un assegno circolare. Riguardo al secondo, lo scambio sarebbe dovuto avvenire il 2 gennaio del 2018, nel capannone agricolo della vittima, dove c’era il trattore. Quel giorno, si sarebbe presentato all’appuntamento una persona diversa da quella con cui il cognato della vittima aveva preso accordi. Almeno così, gli aveva fatto credere. Era alla guida di un autocarro, mezzo sul quale era stato poi caricato il trattore. In cambio, l’uomo aveva consegnato una busta chiusa con dentro l’assegno, firmato, apparentemente, dall’acquirente. Per la procura autista dell’autocarro e utente di subito.it sarebbero la stessa persona. Ovvero, il foggiano finito a processo. Sentenza il 28 giugno.

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