Ancona, il piano traffico del vice sindaco Zinni: «Stop al caos, Ztl in tutto il Guasco e in piazza del teatro»

Il piano del vice sindaco Zinni: «Stop al caos traffico, Ztl in tutto il Guasco e in piazza del teatro»
Il piano del vice sindaco Zinni: «Stop al caos traffico, Ztl in tutto il Guasco e in piazza del teatro»
di Maria Cristina Benedetti
5 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Ottobre 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 12:26

ANCONA Muoversi, a due condizioni. La prima: garantire che il centro sia accessibile a tutti, a cittadini, residenti, turisti. La seconda: farlo a patto di raggiungere un equilibrio sul tema della sostenibilità. Giovanni Zinni rimodula il concetto: «Non possiamo sposare un’unica tesi». L’assessore dorico alla Mobilità urbana lo declina così: avanti tutta con un sistema misto tra trasporto pubblico e auto; nessun indugio sulle zone-cerniera; stabilire, in prima battuta, come arrivare al cuore del capoluogo. Srotolato il manifesto, il vicesindaco fissa le priorità: spina dei corsi, Capodimonte, Colle Guasco. «È il nucleo tradizionale, quello più problematico da gestire per via dei vicoli stretti che si diramano». 

 

La passeggiata 


Allunga la linea d’orizzonte: «In realtà nel progetto di rigenerazione va inclusa anche la passeggiata da mare a mare, inglobando il quartiere Adriatico, ma lì ci sono arterie stradali più agevoli. È più semplice».

Oltre la pura visione, principi e necessità verranno scritti nel Pums: «È un documento d’indirizzo strategico - Zinni s’appella al rigore - non aria fritta». S’impegna: «Lo approveremo entro dicembre». Mette in fila i sottotitoli che ne ordineranno gli argomenti: «Sarà il frutto dell’integrazione tra ciclovie, trasporto pubblico locale, parcheggi e viabilità». Il tutto, dice lui, «nella consapevolezza che la nuova normativa ha ridotto il potere della pianificazione dei Comuni là dove insistono le aree portuali».

Della serie: «Prima si rivendicava un diritto, d’ora in poi sarà necessaria una concertazione politica. Non si potrà prescindere dal parere dell’Autorità portuale». Patti chiari. Distribuite le carte, Zinni le scopre: «L’obiettivo preminente, di medio periodo, sarà quello di realizzare una Ztl, una zona a traffico limitato, di qualità, al Guasco. Tradotto: prima andranno ottimizzati i parcheggi scambiatori e potenziate le navette, poi, nel tempo, andrà ideata una serie di impianti di risalita». 


Rappresenta, con minuzia, il reticolo di vie che lo disegnano: dalla sacra fortezza di San Ciriaco scendono giù fino all’entrata del porto, per risalire al Parco del Cardeto. «Dal Duomo - elenca - a piazza del Senato, poi via Gramsci e via della Loggia, il polmone verde che si erge sulla Dorica per tuffarsi nell’Adriatico». Compie un doveroso passo indietro: «Il tema della sostenibilità - sul punto insiste - non può e non deve prescindere da una considerazione, basica: come si giunge in centro?». Per tracciare la rotta d’avvicinamento, rispolvera l’ex stazione marittima, la metro di superficie, in alternativa lo shuttle, il tram. Avverte: «Va efficientato il sistema. Sono necessari sempre più mezzi pubblici a basso impatto energetico, elettrici o a metano. Basta con il diesel».

Verrocchio

In quest’ottica, dà forza al progetto dell’autostazione del Verrocchio che, una volta terminato, s’ipotizza la prossima primavera, si spalancherà di fronte alla stazione centrale dei treni. «Va completata, lì sopraggiungeranno da nord i bus extraurbani e sarà un punto di scambio con la rete filoviaria». La convinzione è quella di sempre: decongestionare da traffico e smog. «La condizione necessaria e sufficiente - rimarca - per realizzare la Ztl in via della Loggia che, in una prospettiva a lungo termine, e sfruttando la via sottomare, potrebbe aspirare alla pedonalizzazione totale». 


Zinni richiama all’ordine e invita a procedere per gradi. «Perché il mio è un approccio pragmatico, non ideologico». Niente mosse acchiappa-consenso, ma strade praticabili. Allora, sì alle navette le quali, con l’uso integrato dei parcheggi-scambiatori, in occasione dei grandi-eventi sono sempre un successo. «Noi - premette - non imponiamo un modello. Lo cerchiamo insieme». Compie uno scatto su via Mattei.

«Stiamo lavorando alla sua riqualificazione, siamo in zona ex Zipa: là verrà terminato, entro il 2024, un posteggio per 230 vetture. Si estenderà di fronte alla nuova entrata di Marina Dorica e, sfilando sotto il cavalcavia, arriverà fino al ponte dell’Anas. Sarà alle spalle della stazione e sarà funzionale per chi lavora nei cantieri navali e per chi entrerà da nord». Ragiona in prospettiva, l’assessore: «Potrà essere ampliato, nell’area Anconambiente, anche in vista della nascita della penisola allo scalo marittimo, la madre di tutte le banchine, lunga 400 metri, dove spostare i traghetti in arrivo nel porto storico, recuperando spazi per il waterfront». Chiude il teorema: «Mobilità mista, appunto». Arriva al fulcro di Ancona, in Piazza della Repubblica, e fissa i due punti fermi attorno ai quali sistemare un altro tassello della Ztl: la bellezza di quello slargo, che si confonde con il mare, e la non preclusione ai taxi. «Occorre ripensare la città, che cambia». Muoversi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA