Buca nel campetto, ragazzino all’ospedale: il Comune mette le transenne, i vandali le tolgono

Buca nel campetto, ragazzino all’ospedale: il Comune mette le transenne, i vandali le tolgono
Buca nel campetto, ragazzino all’ospedale: il Comune mette le transenne, i vandali le tolgono
di Andrea Maccarone
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Domenica 17 Settembre 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 07:34

ANCONA Campetto trappola, la partita a basket finisce con una caviglia rotta per un ragazzo anconetano. Il baby cestista, nella foga agonistica, ha appoggiato il piede inavvertitamente in una buca nascosta dal tappeto blu che riveste il campo di via Ginelli a Brecce Bianche

 
La denuncia


Un infortunio che ha visto l’intervento dell’ambulanza per trasportare il minore in ospedale. Ora la famiglia, tramite il papà avvocato, sta valutando di procedere per vie legali nei confronti del Comune. Il campetto, già dissestato, era stato riqualificato dalla precedente amministrazione comunale nell’ambito dei restyling di tutti i campetti di quartiere. Ma nel tempo, la pavimentazione del rettangolo a cielo aperto di via Ginelli si è ammalorata di nuovo. Nel frattempo i giovani cestisti hanno continuato a giocarci fino all’infortunio del giovane. A quel punto il Comune, con la nuova giunta, ha approntato un secondo intervento per eliminare gli avvallamenti che si sono creati proprio in mezzo al campo. L’area interessata è stata transennata, ma i lavori sono partiti in ritardo.


Le protezioni divelte


Risultato: i baby cestisti hanno divelto le transenne in legno e hanno ripreso a tirare a canestro.

Rischiando, tra l’altro, di farsi male proprio come successo qualche settimana prima al giovane anconetano. Ora il Comune ha di nuovo interdetto il campo, mettendo il classico nastro bianco-rosso da lavori in corso intorno alla corsia centrale dove sono ricominciati gli interventi di sistemazione. L’opera è ormai terminata, ma i nastri di protezione rimangono ad impedire l’utilizzo del campo perché il tappetino e il cemento al di sotto hanno bisogno di consolidarsi.

Giusto qualche settimana per dare il tempo al lavoro di assestarsi e poi si potrà tornare a giocare. Sempre che i vandali non si stanchino prima e tolgano le protezioni un’altra volta. Un gesto che da una parte rifletterebbe l’esigenza dei giovani di potersi riappropriare dei loro spazi di aggregazione, ma dall’altra una totale mancanza di rispetto per il bene pubblico.

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