ANCONA Un periodo interminabile di torture e vessazioni ai danni della madre e della sorella all'interno delle mura domestiche. Ieri, 17 settembre, i poliziotti della Questura di Ancona hanno posto fine alle violenze disponendo l'allontanamento dalla case familiare a carico di un 26enne anconetano.
LEGGI ANCHE: Ai laureati della Politecnica Marche le ghirlande intrecciate dalle vittime della tratta
Gli episodi
Il giovane, anche per futili motivi, si era più volte scagliato contro le due (a calci e pugni) provocandole ferite in gambe e braccia.
Avrebbe inoltre sfogato la sua rabbia distruggendo oggetti, televisioni, ventilatori e cellulari. L'episodio più grave a fine agosto. La madre dell’indagato si era recata nella propria abitazione per dare l'acqua alle piante, il figlio la raggiungeva e la prendeva per i polsi con forza spingendola verso le scale, dopodiché raggiungeva l'auto della madre e la bloccava ancorando uno stendino per i panni alla ruota dell’auto, utilizzando un lucchetto, tanto da costringere la donna a chiedere un passaggio per spostarsi.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout