Strisce fantasma, incroci da brividi: le strade anconetane sono trappole per i pedoni

Strisce fantasma, incroci da brividi: le strade anconetane sono trappole per i pedoni
Strisce fantasma, incroci da brividi: le strade anconetane sono trappole per i pedoni
di Antonio Pio Guerra
3 Minuti di Lettura
Martedì 9 Gennaio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12:42

ANCONA Se questo fosse un gioco di prestigio, allora sarebbe uno di quelli riusciti solo a metà. Perché ad Ancona le strisce pedonali scompaiono e poi non appaiono più, a differenza della colomba nel più elementare dei trucchi di magia. Scompaiono perché erose dal tempo e dalle intemperie, cancellate dal continuo scorrere di pneumatici che attacca il sottile strato di vernice bianca che dà loro consistenza. Succede un po’ in tutta la città, dal centro storico fino alle frazioni. E tanto per rimanere in tema di “giochi proibiti”, per i pedoni che devono attraversare la strada è sempre come giocare alla roulette russa. Solo che al posto della rivoltella con cinque colpi a salve ed uno vero, qui ci sono auto da una tonnellata e mezza ed il binomio attenzione del guidatore e qualità dell’illuminazione. 


Le zebre sparite

Che questo problema esista, di certo non può negarlo nessuno.

Specialmente al Comune, visto che si manifesta proprio davanti Palazzo del Popolo. Qui le tematiche sono due, a dir la verità. Se all’incrocio con piazza Cavour le “zebre” non si vedono, all’incrocio con via Giannelli si vedono invece delle vecchie strisce gialle - forse residuo di qualche cantiere - che però non dovrebbero essere lì visto che non c’è il semaforo per l’attraversamento pedonale. Idem proprio in largo XXIX Maggio in direzione Cavour: un set di strisce di colore misto giallo/bianco - come se ci avessero dipinto sopra - sbiadisce progressivamente nel percorso tra l’isola centrale e la sede del Comune. Il semaforo invece c’è, a differenza delle strisce, all’incrocio tra via Giannelli e via Piave. E risalendo verso il Passetto, come non notare un bel branco di zebre impallidite lungo tutta via Trieste? Proprio di fianco al viale della Vittoria, dove la vernice di alcuni attraversamenti comincia a scricchiolare e la mancanza di un’adeguata illuminazione fa schizzare l'asticella del pericolo alle stelle. 

La confusione

Ma lasciamo stare il centro storico e proseguiamo verso la prima periferia. Non prima di aver notato come in via XXIX Settembre ci siano delle strisce pedonali alquanto particolari. Le prime stanno proprio davanti la Banca d’Italia, sono gialle - quindi residuo di un cantiere - e nonostante comincino sul lato del parcheggio Traiano, diventano via via più flebili fino a scomparire nel bel mezzo della strada. Ok, magari non dovrebbero esserci visto che ci sono quelle bianche poco prima ma siamo sicuri che tutti lo sappiano? Guidiamo fino agli Archi per un ambo da brividi: strisce latitanti sia tra portici e Mandracchio, sia tra la fermata della Flixbus ed il parcheggio degli Archi. In quest’ultimo caso proprio sotto ad un ponte, quindi in condizioni di scarsa visibilità. Strisce cancellate a metà anche nel raccordo tra piazzale Europa ed il ponte della Ricostruzione, alla fine di corso Carlo Alberto, all’attraversamento della rotatoria tra via Flaminia e via Giordano Bruno. Se questo fosse un documentario di National Geographic, si chiamerebbe «a caccia delle zebre fantasma». 

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