Erosione e maxi bollette sono gli incubi delle spiagge, ma intanto le prenotazioni volano

Erosione e maxi bollette sono gli incubi delle spiagge, ma intanto le prenotazioni volano
Erosione e maxi bollette sono gli incubi delle spiagge, ma intanto le prenotazioni volano
di Teodora Stefanelli
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Domenica 27 Marzo 2022, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 15:35

ANCONA - Da Portonovo al Passetto, passando per Numana fino a Senigallia: il litorale si prepara alla stagione estiva. Gli operatori sono al lavoro per sistemare le spiagge mentre altri sono già operativi, come Marcello Nicolini a Portonovo che ha da pochi giorni inaugurato la stagione del suo ristorante sulla baia. Ma, se lo scorso anno hanno dovuto combattere con Covid e distanziamenti, quest’anno il grande spettro dei gestori di stabilimenti è il caro bolletta che potrebbe frenare non di poco gli introiti stagionali. 

Il nodo

«Le bollette – dice Nicolini - sono un problema serio e la cosa sta diventando insostenibile. In un anno i costi di luce e gas contiamo che potrebbero incidere sui 50 mila euro. Non poco se si pensa che la stagione dura qualche mese». Gianfranco Cirulli titolare dello chalet Playa Solero di Palombina è stato lungimirante: «Ho stipulato un contratto bloccato a novembre altrimenti non so come avrei fatto. Di solito con il ristorante di luce e gas insieme spendo intorno ai 15mila euro in cinque mesi. Staremo a vedere quest’anno». Aggiunge Luca Paolillo presidente dell’associazione bagnini Riviera del Conero e gestore dello stabilimento Taunus: «La maggior parte di noi paga un fisso, abbiamo qualche frigo acceso ma niente di più. Quando poi ci si mette in moto da giugno in poi la musica cambia. Ma o vedremo più avanti».

L’altra questione

L’altro nodo è l’erosione. «Non siamo messi bene – spiega Paolillo– metà spiaggia di San Michele è sparita e su quattro stabilimenti mi auguro che due apriranno ma veramente con il coltello tra i denti perché non c’è quasi più nulla. La spiaggia lì è super protetta, ci sono tantissimi vincoli e bisogna solo sperare che arrivi qualche mareggiata giusta che riporti un po’ di spiaggia». Anche a Numana problemi: «C’è una zona subito dopo l’avamporto dove la spiaggia è stata erosa, parliamo di una ventina di metri». 
Ma le prenotazioni vanno alla grande: «Io ad agosto sono tutto pieno – prosegue Paolillo - è normale. Le persone prenotano prima perché l’anno scorso con i regolamenti anti Covid e i distanziamenti diversi sono rimasti senza ombrellone. Uno stabilimento che aveva 150 ombrelloni ne ha persi una 25ina e non arriveremo mai ad averne 17mila come prima». A Portonovo fervono i preparativi. Paolo Bonetti ha già stagionali prenotati mentre sono ancora liberi gli ombrelloni giornalieri e i mensili. «Stiamo finendo di sistemare per via delle mareggiate». Spiega che «dalla Torre fino ad arrivare qui davanti hanno portato via molta spiaggia». Pronti a partire: «La seconda settimana di aprile apriamo».
Tra le problematiche stringenti non si può dimenticare di citare l’annoso tema del parcheggio a Portonovo. «Quest’anno – annuncia Marcello Nicolini – andranno a raddoppiare il servizio di trasporto con le navette».

Questo potrebbe essere un buon modo per arginare l’invasione di auto che ogni weekend invadono la baia. «Per il resto dovrebbe rimanere tutto uguale e l’estate sarà gestita come sempre. Per quanto riguarda le manutenzioni il Comune dovrebbe intervenire verso maggio». A gestire gli ombrelloni in quel tratto c’è il Bagnino Franco. Fanno sapere che «alcuni degli storici stagionali che sono qui da cinquant’anni stanno riconfermando mentre la prima fila è per chi vuole stare uno, sette o anche dieci giorni». 

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