Ancona, patto per l’ex Umberto I: la curatela apre all’Enel. Ora avanti con i collaudi

Ancona, patto per l’ex Umberto I: la curatela apre all’Enel. Ora avanti con i collaudi
Ancona, patto per l’ex Umberto I: la curatela apre all’Enel. Ora avanti con i collaudi
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 14:53

ANCONA L’ultimo miglio dell’ex Umberto I. Potrebbe avvicinarsi alla fine l’epopea del vecchio ospedale civico. Chiuso dal 2003, avrebbe dovuto riaprire le porte in nuove vesti di Poliambulatorio ormai 6 anni fa. Poi il Covid e i ritardi. E ieri, finalmente, un (piccolo) primo passo verso la restituzione alla comunità della struttura. Nel pomeriggio si è infatti svolto il sopralluogo congiunto tra l’Ast, l’impresa incaricata dei lavori e la curatela che segue il crac Santarelli. L’obiettivo: definire i dettagli pratici dell’accordo per consentire agli operai di passare nell’area dell’ex Umberto I che ricade nel fallimento delle case luxury del residence “Il Cardeto”. Il nodo da sciogliere: l’allaccio dell’Enel, indispensabile per eseguire il collaudo finale del Poliambulatorio. 


L’intesa

In questo banco di sabbia s’erano incagliati i lavori.

La soluzione, però, sembra più vicina. L’accordo con la curatela - per ora confermato solo da uno scambio informale di email - prevede la concessione di una lingua d’asfalto che permetterà ai tecnici dell’Enel di effettuare l’allaccio della corrente elettrica, oltre a garantire (per il futuro) l’accesso dei mezzi di soccorso agli spazi posteriori dell’ospedale. In cambio, per tutelare la proprietà ex Santarelli, saranno previsti una serie di interventi come l'installazione di un cancello e di una rete metallica. 

L’iter

«I lavori dovrebbero partire tra una decina di giorni e concludersi in altrettanti» spiega l’assessore Stefano Tombolini che ha partecipato all’incontro. Proprio il Comune era intervenuto nelle scorse settimane per cercare di accelerare i tempi della pax tra Ast e curatela. Terminati i lavori, «invieremo le prove fotografiche alla curatela che poi chiederà l’autorizzazione al giudice per liberare la strada» fa Tombolini. Dopodiché dovrebbero bastare un paio di giorni perché i tecnici dell’Enel completino l’allaccio. Quindi, il collaudo che richiederà 2 o 3 mesi. Al netto di intoppi. La prossima settimana è previsto un sopralluogo-bis. Resta il rebus dell’allestimento interno: la gara indetta dall’Ast per gli arredi sanitari e non sarebbe in dirittura d’arrivo. Finalmente, anche se nulla potrà restituire al quartiere i vent’anni persi e tutte le attività commerciali che hanno dovuto abbassare la saracinesca a causa di un progetto abbandonato per troppo tempo. 

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