Meno multe, spariscono autovelox: via almeno 5 apparecchi in provincia di Ancona

Due tolti sulla Direttissima del Conero, altri tre a Osimo. Zinni: «Nuovi dispositivi? Non sono una priorità»

Meno multe, spariscono autovelox: via almeno 5 apparecchi in provincia
Meno multe, spariscono autovelox: via almeno 5 apparecchi in provincia
di Antonio Pio Guerra
4 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Marzo 2024, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 12:45

ANCONA C’era un tempo in cui David Copperfield faceva sparire con nonchalance la Statua della Libertà dalla baia di New York. Più umilmente, qui in provincia di Ancona, da alcune settimane spariscono gli autovelox. E non c’entrano né i maghi, né i supereroi mascherati ed armati di flessibile. Le ultime vittime in ordine di tempo sono due apparecchiature installate sulla Direttissima del Conero, a Camerano. «Contro di una ci aveva urtato un’auto e poi erano un po’ arrugginiti» spiega il sindaco Oriano Mercante. Sta parlando delle due macchine posizionate una davanti al centro distribuzione Coal (direzione Ancona) e l’altra nei pressi dell’intersezione con via Sbrozzola (direzione Sirolo).

 

La decisione

«Sono stati rimossi entrambi la settimana scorsa» continua la fascia tricolore cameranense.

In realtà, però, l’ultima multa elevata dai due rilevatori di velocità risale ormai ad oltre due anni fa. «Non funzionavano da tempo, sicuramente da prima che arrivassi io nel 2021» ricostruisce Mercanti. Il motivo: «non erano più a norma». Non andava bene tanto l’apparecchio in sé quanto la sua posizione, a meno di un chilometro da un incrocio. Tanto che già nel 2019 erano stati installati poco lontano, in una forma di compensazione, dei nuovi strumenti.

Il deterrente

Stiamo parlando di quelli posizionati sui pali nei pressi della rotatoria che collega la Provinciale con via Osimana e poco prima del distributore che sta nei pressi dell’intersezione con la Provinciale 10, verso San Rocchetto. «Li avevamo lasciati con funzione deterrente - fa Mercanti - perché i navigatori li segnalavano ancora e la gente rallentava». Fino ad oggi. Storia simile per tre strumenti ad Osimo. Anzi no, qualche differenza c’è. Perché ad Osimo sono scomparsi dalla circolazione tre simulacri più che tre autovelox. I più informati li chiamano speed check e non sono altro che involucri di plastica colorata (blu o arancione) che oltre a fungere da dissuasori possono ospitare all’occorrenza gli autovelox mobili in dotazione alle forze dell’ordine. Ad Osimo ce n’erano almeno tre, appunto. Uno sulla via di Jesi proprio davanti alla svolta per via Gattuccio, uno in via Montefanese ed uno in via Ancona, direzione Osimo centro. Ma ne sono stati rimossi anche altri. «Non erano previsti dal Codice della Strada perché troppo piccoli per ospitare un’eventuale apparecchiatura esterna» motiva l’assessora alla Viabilità Federica Gatto. Installati prima del 2014, la loro rimozione si è resa necessaria perché troppo ammalorati ed impossibili da riparare visto che non a norma. «Ed il comandante della Polizia locale Boscarini» ha preferito rimuoverli. Ne arriveranno altri (magari veri) al loro posto? «Entro un mese uscirà un decreto sugli autovelox e la nostra giunta è in scadenza» osserva Glorio. Che ricorda come negli anni passati si sia preferito puntare sugli autovelox affidati alle pattuglie, quindi mobili. «Secondo il comandante hanno funzionato ma la prossima amministrazione dovrà prendere in considerazione (l'installazione di apparecchi fissi, ndr) in diversi punti di Osimo».

Il cambio di regole, intanto, potrebbe interessare anche Ancona ma per ora il vicesindaco ed assessore alla Polizia locale Giovanni Zinni non si scompone. «Attendiamo la norma definitiva, la studieremo e poi ci muoveremo di conseguenza». Intanto puntella un concetto: «Nuovi autovelox non sono una priorità». Nemmeno quelli mobili, come poteva invece far presagire l’ingresso in organico di 15 nuovi vigili nel 2024. Chissà che l’obsolescenza o il nuovo decreto ministeriale non si spingano fin dove nemmeno Fleximan ha osato finora.

© RIPRODUZIONE RISERVATA