In lacrime per Francesco Parrucca, aveva la pallanuoto nel cuore: stroncato da un infarto a 50 anni

In lacrime per Francesco Parrucca, aveva la pallanuoto nel cuore: stroncato da un infarto a 50 anni
In lacrime per Francesco Parrucca, aveva la pallanuoto nel cuore: stroncato da un infarto a 50 anni
di Roberto Senigalliesi
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Sabato 21 Ottobre 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 12:42

ANCONA -  Lutto nel mondo sportivo anconetano. E’ scomparso, stroncato da un infarto che lo ha colpito mercoledì sera, Francesco Parrucca, protagonista di tante battaglie con la Vela Ancona pallanuoto, che contribuì a portare in serie B nella cavalcata della stagione 1993/1994. Un atleta a tutto tondo, amato ed apprezzato nell’ambiente, che non aveva mai smesso di praticare il suo sport preferito tanto che lo scorso anno aveva preso parte, con una squadra di Pescara in cui giocavano altri pallanuotisti anconetani, ai campionati italiani master.

Cinquant’anni, laureato in Ingegneria Meccanica e libero professionista, anconetano di Posatora, lascia la compagna Manuela, il figlio (avuto dalla ex moglie), la famiglia e tutti gli amici che lo ricordano con grande ed immutato affetto.

Anche la Vela Ancona, la società che è stata la sua grande famiglia sportiva per diversi anni, si unisce al dolore.

«Fabrizio era uno di noi – c’è scritto sul sito della società -. Aveva cominciato a giocare, ruolo portiere, nel Centro Nautico, poi diventato Nautico Vela ed infine Vela Ancona. Poi aveva giocato in altre società. Fabrizio –prosegue il ricordo della Vela – era sempre rimasto legato al mondo della pallanuoto ed ai vecchi amici e compagni, tanto da partecipare lo scorso anno agli italiani master con la squadra di Pescara in cui c’erano numerosi altri giocatori che avevano giocato ad Ancona e più in generale nelle Marche. Lascia un vuoto incolmabile».

Lo ricorda con affetto Igor Pace, componente della squadra che conquistò la serie B, poi allenatore della Vela ed attuale presidente. “Non volevo crederci – racconta – -. Fabrizio era un grande appassionato della pallanuoto. Un amico con cui abbiamo passato momenti indimenticabili, e non solo in piscina. Una persona impagabile ed un grane personaggio. Giocava in porta e dava sempre un senso importante alle sue prestazioni. La pallanuoto gli era rimasta nel sangue”. 

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