ANCONA - Quindici miglia di mare. Trenta chilometri, immaginando di navigarli parallelamente alla costa, compresi tra il Passetto e le Due Sorelle. In uno specchio d’acqua così circoscritto si sta scatenando una guerra tra pescatori. Vongolari contro mosciolari. Il motivo? Il mosciolo selvatico di Portonovo rischia di scomparire.
«Fango e sabbia sollevati dalla pesca alle vongole, si depositano sugli scogli e soffoca la riproduzione del mosciolo» ha sentenziato la Condotta Slow Food di Ancona e Conero, che tutela il mitile simbolo della tradizione gastronomica della Baia. «Tutte falsità, vogliamo le scuse altrimenti li querelo» tuona Domenico Lepretti, presidente della Co.ge.vo.
La rivelazione
I vongolari sono davvero agguerriti e pronti a dare battaglia.
La faida
La bomba è esplosa una settimana fa. A sganciarla niente meno che la Condotta Slow Food di Ancona e Conero quando ha incriminato la pesca alle vongole tra le principali cause della scomparsa del mosciolo selvatico di Portonovo. «Prima cosa: noi peschiamo a 660 metri dalla costa, gli scogli dove crescono i moscioli sono a pochi metri dalla riva» sottolinea Lepretti. «Non importa - replica Rocchetti - la sabbia e il fango sollevati dalle vongolare restano sospesi per giorni e poi vanno a depositarsi sugli scogli dove la larva del mosciolo fatica ad attaccarsi e muore». E qui si scende nei tecnicismi. «Quando le vongolare azionano le draghe idrauliche - spiega il biologo della Co.ge.vo. Matteo De Carlo - parte un getto d’acqua che genera una sorta di disturbo della superficie sabbiosa facendo fuoriuscire le vongole. Ma a una distanza di oltre 600 metri dalla costa è impossibile che i detriti raggiungano gli scogli dove crescono i moscioli». Teoria che però non convince la controparte. «Bisognerebbe fare in modo che peschino più al largo» insiste Rocchetti. Dunque la faida prosegue. E la pace tra i due fronti della pesca ai molluschi bivalvi sembra ancora molto lontana. A far mettere una pietra sopra alla diatriba sarebbero solamente le scuse che la Co.ge.vo chiederebbe alla Condotta Slow food. In caso contrario il presidente dei vongolari ha dichiarato che agirà per vie legali. È guerra aperta.
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